Nella mattinata di sabato 27 marzo, una cinquantina di persone, tra lavoratori del coordinamento spettacolo della Lombardia e studenti, ha occupato il cortile del Teatro Grassi di via Rovello, in pieno centro a Milano. Per questa protesta contro la chiusura delle istituzioni culturali, è stata scelta una data non casuale: la giornata mondiale del teatro. “Stabiliremo qui un parlamento culturale permanente, come luogo di incontri, assemblee, dibattiti e laboratori – dice Valentino Ferro, tecnico luci e lavoratore dello spettacolo -. Questa azione si inserisce in una giornata di respiro nazionale per rilanciare le lotte dei lavoratori dello spettacolo e le nostre richieste di riforma, tutela e reddito di continuità. Abbiamo scelto il Piccolo perché è il primo teatro di prosa comunale d’Italia, come scritto nel programma di sala del’47. Per noi è un simbolo”.
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