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Milano, orrore in piazza Gae Aulenti: arrestato il presunto aggressore della donna accoltellata

Pubblicato il 4 Novembre 2025

Una fuga durata undici ore

È terminata in un hotel di Milano la fuga di Vincenzo Lanni, 59 anni, originario di Bergamo, presunto autore dell’aggressione a una donna di 43 anni avvenuta nella mattinata di lunedì in piazza Gae Aulenti, nel cuore della città.
L’uomo, ospite da alcuni giorni in un albergo dopo essere fuggito da una comunità di recupero nel Varesotto, è stato riconosciuto grazie alla sorella gemella, che lo ha identificato nelle immagini diffuse dai carabinieri su autorizzazione della Procura.

Le indagini e il riconoscimento

Le riprese delle telecamere di videosorveglianza sono state decisive per indirizzare i carabinieri sulle tracce del sospettato. Una donna ha contattato la centrale operativa dichiarando di aver riconosciuto il fratello gemello nelle immagini dell’aggressore.
Grazie anche alla localizzazione delle celle telefoniche, gli investigatori hanno individuato Lanni in un hotel della zona, dove è stato trovato con gli stessi abiti indossati durante l’attacco.

Le prime verifiche non evidenziano alcun legame tra il 59enne e la vittima, alimentando l’ipotesi di un gesto casuale. Tuttavia, Lanni non è nuovo a episodi di violenza: nel 2015 aveva aggredito due pensionati nella Bergamasca con un coltello da cucina.

Un passato di violenza e disturbi psichici

Per i fatti del 2015, Vincenzo Lanni era stato condannato nel 2016 a otto anni di carcere e tre in una struttura psichiatrica, con il riconoscimento della semi infermità mentale.
Affetto da un disturbo schizoide della personalità, durante il processo aveva dichiarato di “non essere in sé” al momento delle aggressioni, inviando lettere di scuse alle vittime.
Negli ultimi mesi si trovava in una comunità terapeutica, ma sarebbe stato allontanato di recente per motivi ancora da chiarire.

La ricostruzione dell’aggressione

L’attacco è avvenuto intorno alle 9 del mattino in piazza Gae Aulenti, luogo frequentato da lavoratori e turisti. La vittima, A.L.V., 43 anni, stava raggiungendo l’ufficio di Finlombarda quando è stata seguita da un uomo brizzolato che, all’improvviso, ha estratto un coltello da una borsa e l’ha colpita alla schiena, per poi fuggire.

La donna è stata soccorsa con ancora l’arma conficcata nella schiena e trasportata d’urgenza al Niguarda, dove è stata sottoposta a un’operazione di due ore condotta dal team del Trauma Center guidato da Stefania Cimbanassi. La 43enne ha riportato ferite al torace e all’addome, ma non è in pericolo di vita, sebbene resti in prognosi riservata.

Le parole del marito e dei testimoni

«È un pazzo», avrebbe detto la vittima subito dopo l’aggressione, secondo quanto riferito dal marito. L’uomo, raggiunto dal Corriere della Sera, ha raccontato: «Ero con lei al telefono pochi istanti prima. Poi una donna mi ha chiamato col suo cellulare dicendo che era stata ferita. Sono corso sul posto e l’ho trovata ancora cosciente, con il coltello nella schiena».

Un testimone ha dichiarato: «Ho visto la donna a terra, c’era molto sangue, alcune persone cercavano di soccorrerla». Un’altra collega della vittima, ancora sotto shock, ha raccontato in lacrime: «È stato terribile».

Le reazioni delle istituzioni

Il sindaco di Milano Beppe Sala ha condannato con fermezza l’accaduto: «Episodi di violenza come questo sono inaccettabili. Esprimo la mia vicinanza alla vittima e alla sua famiglia».
Anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha espresso solidarietà: «Una vicenda che ha turbato tutti noi, non solo perché riguarda una nostra dipendente, ma per la brutalità del gesto».

Le indagini proseguono per chiarire il movente e ricostruire con precisione i momenti che hanno preceduto l’aggressione.

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