Venerdì 6 maggio a Milano, la Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito un’ordinanza della custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di un italiano di 53 anni, gravemente indiziato del reato di furto aggravato in riferimento a due furti commessi nel luglio 2021.
L’uomo, in quel mese, aveva rubato un motociclo regolarmente parcheggiato in strada, al quale, successivamente, aveva applicato un interruttore per bypassare il tasto di accensione. Dopo qualche giorno, utilizzando lo stesso motociclo, aveva consumato un furto all’interno do un’auto parcheggiata in via Vincenzo Monti, portando via preziosi ed effetti personali per un valore di circa 50 mila euro.
Nel corso delle indagini, i poliziotti dalla 7a Sezione Investigativa dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Milano hanno analizzato le immagini dei sistemi di videosorveglianza riuscendo a individuare il 53enne a bordo dello scooter in occasione del primo furto, rilevandone la targa, e accertando, subito dopo, come il mezzo fosse stato rubato qualche giorno prima in zona Porta Genova. La targa è stata quindi inserita nei database dei portali di transito sul territorio del comune di Milano per verificarne i passaggi e individuare un’area dove concentrare l’attività investigativa: i servizi di appostamento hanno dato esito positivo e, a distanza di qualche giorno, è stato individuato il responsabile denunciato in stato di libertà.
Nel corso della perquisizione personale e domiciliare, gli agenti hanno rinvenuto grimaldelli e altri strumenti di effrazione con cui il reo aveva perpetrato i furti del motociclo e sull’auto: i poliziotti non hanno trovato i preziosi rubati ma solo alcuni capi di abbigliamento. In particolare, è stato accertato che uno degli anelli rubati era stato promesso in regalo alla sua compagna, al momento assente da Milano e ignara della provenienza furtiva dell’oggetto.
In considerazione di ciò, i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno richiesto un’idonea misura restrittiva, considerata la pericolosità sociale del soggetto che annovera numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, che è stata eseguita venerdì scorso in mattinata.
I poliziotti, dopo aver bussato ripetutamente alla porta di casa, non ricevendo risposta alcuna, grazie all’ausilio dei Vigili del Fuoco, utilizzando una scala italiana, hanno fatto accesso nell’appartamento, al secondo piano dello stabile, attraverso la porta finestra. L’uomo, vistosi braccato, è uscito rapidamente dalla porta d’ingresso dell’abitazione salendo verso i piani superiori per cercare di eludere il controllo, ma ha trovato ad attenderlo gli agenti che si erano precedentemente appostati sia ai piani superiori che a quelli inferiori.
A seguito di accertamenti, al 53enne i poliziotti hanno anche notificato il provvedimento dell’Avviso Orale emesso dal Questore di Milano il 23 agosto del 2021.
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