Milano: Rapina in gioielleria, arrestati 3 presunti autori

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La Polizia di Stato ha arrestato tre italiani gravemente indiziati di una rapina perpetrata il 5 febbraio 2020 ai danni di una gioielleria di Milano. Gli autori della rapina, fingendo di accedere al negozio di preziosi per effettuare acquisti, minacciarono con un coltello i proprietari, si impossessarono di gioielli per un valore di 38.000 euro e, per guadagnarsi poi la fuga, provocarono lesioni ai due anziani proprietari della gioielleria e ad un cittadino che, accortosi di quanto stava accadendo, aveva tentato di bloccarli. Partendo, dalla denuncia delle vittime e dalle informazioni di alcuni testimoni, sono stati individuati tre soggetti, le cui caratteristiche fisiche corrispondevano fortemente a quelle dei tre rapinatori. Uno dei tre, in particolare, qualche giorno prima dei fatti era entrato nell’esercizio commerciale fingendosi un avventore simulando l’interessamento ad un acquisto, col chiaro intento invece di effettuare un sopralluogo. Gli agenti del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Milano hanno effettuato degli approfondimenti di natura tecnica e scientifica nei confronti dei tre soggetti, e hanno evidenziato elevate compatibilità biologiche con tracce di DNA repertate sul luogo dei fatti e registrato dati di localizzazione compatibili con la loro presenza alla gioielleria in occasione della rapina. I tre indiziati tra l’altro, temendo proprio di essere stati individuati, nei giorni immediatamente successivi all’evento, così come documentato, si erano allontanati dal territorio nazionale per recarsi in Spagna. In ragione del quadro probatorio fornito, il GIP ha disposto, nell’ambito della fase preliminare di indagine, la misura della custodia in carcere, eseguita nelle prime ore della giornata dagli agenti della Squadra Mobile, nei confronti di: M.B.T. di 23 anni, già sottoposto alla custodia cautelare in carcere per altri fatti della stessa natura all’atto dell’esecuzione e che risulta gravato da precedenti penali specifici, nonché gli arresti domiciliari di P.D.J. di 25 anni, anche lui già gravato da precedenti penali specifici e inoltre sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova proprio per aver preso parte alla rapina del 5 febbraio 2020, e di H.J.M. di 24 anni. (CS)

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Dante Sebastio

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