Mira, intensificata l’attività di vigilanza privata per le strutture pubbliche

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L’assessore Zaccarin: “Ottimi riscontri, potenzieremo il servizio anche introducendo alcuni sistemi di allarme. Chi s’introduce in proprietà altrui, non solo commette un reato, ma anche si espone al rischio di farsi del male”

30.6.2021 – Con l’arrivo dell’estate il Comune ha intensificato i controlli, tramite vigilanza privata, sugli impianti sportivi dopo che si è constatato un aumento delle intrusioni negli stessi al fine di compiere dei furti o danneggiamenti.

Da circa tre anni l’Amministrazione si è dotata di un servizio di ispezioni notturne in alcuni parchi, cimiteri, lungo il perimetro esterno delle scuole (il cui interno è allarmato) e, appunto, per gli impianti sportivi.  L’investimento è di 15 mila euro all’anno.

“Sono state decine gli interventi richiesti dalle guardie giurate alle forze di polizia che insistono sul nostro territorio consentendo, in diversi casi, di sorprendere in flagranza i male intenzionati, spesso ragazzi minorenni”, spiega l’assessore alla Sicurezza Fabio Zaccarin.

Giusto la settimana scorsa, durante i controlli previsti per la piscina comunale, che sono aumentati in questo periodo, l’agente ha sorpreso in due occasioni alcuni soggetti non autorizzati all’interno dell’impianto, provvedendo, come previsto, ad avvisare i carabinieri.

“Quello della vigilanza privata per sorvegliare i nostri beni pubblici – riprende Zaccarin – è un servizio che Mira ha adottato fin dall’insediamento dell’attuale Amministrazione consentendo di avere più “occhi” per una maggiore sicurezza delle strutture interessate. Servizio che, alla luce dei positivi risultati conseguiti in questo triennio, sarà ulteriormente potenziato”.

Nei prossimi mesi è previsto l’installazione di alcuni sistemi di allarme collegati con il 112 iniziando con un paio di impianti da calcio.

“Va sottolineato peraltro – conclude l’assessore Zaccarin – che oltre a costituire un reato, le intrusioni non autorizzate rappresentano di per sé un rischio per l’incolumità di chi vi si cimenta. Entrare nottetempo in proprietà altrui, espone al pericolo di farsi del male nei movimenti, perché magari col buio non si ha l’esatta percezione di dove si mettono i piedi: un aspetto non secondario, da tenere in considerazione, per evitare, a maggior ragione, di trovarsi nei guai”.

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Redazione Venezia 1

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