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Misterbianco, Comune acquisisce immobile per rendere fruibile antico acquedotto romano

L’amministrazione comunale di Misterbianco ha ricordato come si attendevano questi lavori da parecchio tempo.

Pubblicato il 19 Dicembre, 2022

L’amministrazione comunale di Misterbianco ha acquisito, con delibera di giunta, un immobile nel centro storico di Misterbianco per rendere fruibile un tratto dell’acquedotto romano risalente alla prima età imperiale, I sec. d.C. che portava l’acqua da S. Maria di Licodia a Catania attraversando per circa 24 chilometri i comuni di Paternò, Belpasso e Misterbianco prima di giungere a Catania. All’interno del territorio comunale sono diversi i tratti di acquedotto presenti, uno dei quali si trovava all’interno di una antica abitazione che si affaccia sulla centrale via Garibaldi.

Verso la fine degli anni Novanta in seguito alla demolizione di un antico immobile i lavori furono bloccati e la Soprintendenza intervenne con una somma urgenza per rilevare la consistenza delle vestigia venute alla luce, tra cui il canale di deviazione che alimentava il bagno termale poco distante, raffigurato da Jean Houel tra il 1782 ed 1787. Finita la rilevazione della Soprintendenza alla fine del 1998 l’area rimase in abbandono in attesa di un progetto di riqualificazione che prevedeva anche l’acquisizione delle aree di proprietà privata che, benché inserito nei piani triennali delle opere pubbliche non aveva trovato nel corso degli anni il finanziamento.

Adesso dopo 24 anni l’amministrazione comunale utilizzando per 400mila euro i fondi del PNRR e per 100 mila con fondi del bilancio ha deliberato l’acquisto dell’area dai privati avviando così la programmazione di una opera attesa da diversi lustri. Il progetto prevede la realizzazione di un “antiquarium” che ripercorrerà la storia dell’acquedotto.

“La valorizzazione e la riqualificazione del patrimonio culturale – ha detto il sindaco Marco Corsaro – è un elemento qualificante del nostro programma che con l’acquisizione dell’area e la disponibilità dei fondi del PNRR troverà soluzione dopo lunghissimi anni per rendere fruibile a tutti un bene archeologico che da sempre si trova sul nostro territorio. Oltre a questo intervento, con i fondi del PNRR, avvieremo presto la riqualificazione di altri beni storici”.

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