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Misterbianco, i “Lupi” scovano cocaina e marijuana, ma soprattutto oltre 500 monete antiche

Misterbianco, i “Lupi” scovano cocaina e marijuana, ma soprattutto oltre 500 monete antiche

Pubblicato il 28 Ottobre, 2020

I Carabinieri della “Squadra Lupi” del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno arrestato nella flagranza il 33enne Marco Antonio NICOTRA di Misterbianco, poiché ritenuto responsabile di  detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, nonché proceduto a denunciarlo per ricettazione.

Ieri sera, al termine di una breve ma proficua attività info-investigativa, i militari hanno prima pedinato il soggetto che si muoveva a bordo di una Smart Fortwo, per poi bloccarlo in prossimità dell’angolo tra le vie Rosina Anselmi e Nobel per ivi sottoporlo a perquisizione personale, tenuto conto che potesse nascondere addosso della sostanza stupefacente.

In considerazione dell’eccessivo nervosismo mostrato dal fermato, i carabinieri hanno esteso la perquisizione nella sua abitazione ubicata nella frazione Lineri di Misterbianco luogo in cui il 33enne, vistosi ormai scoperto, ha spontaneamente consegnato due buste di plastica contenenti oltre mezzo chilo di marijuana, che erano state occultate all’interno di un ripostiglio, circa 15  grammi di cocaina di cui, una parte nascosta sotto il lavello della cucina e l’altra, scovata da uno degli operanti, all’interno dello stipite della porta della cucina.     

L’ulteriore approfondimento voluto dai militari, ha consentito altresì di rinvenire altre dosi delle medesime sostanze stupefacenti,  un bilancino elettronico di precisione, del materiale utile alla preparazione delle dosi da porre in commercio, nonché 523 monete antiche di varia foggia, nascoste nella camera da letto, presumibilmente risalenti ad epoca greco-romana.

 La droga è stata sequestrata, mentre l’arrestato, in attesa della direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari. Le monete sono state sequestrate e, nei prossimi giorni, saranno prelevate dai Carabinieri della Tutela del Patrimonio Culturale che cureranno le successive fasi d’invio dei reperti agli organi preposti ad esaminarli.               

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