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Moglie e suocera di Soumahoro, chiesto il rinvio a giudizio: “Soldi per i migranti usati per borse e cene di lusso”

Pubblicato il 15 Febbraio 2024

Liliane Murekatete e Marie Therede Mukamatsindo, rispettivamente moglie e suocera del deputato Aboubakar Soumahoro, sono accusate di aver speso i soldi destinati all’accoglienza e all’assistenza dei migranti in acquisti di borse di lusso, cene eleganti e addirittura investimenti immobiliari.

Queste sono le accuse mosse dalla procura di Latina, che ha chiesto un rinvio a giudizio per le 2 donne e anche per i due cognati di Soumahoro, che risulta estraneo alla vicenda e non indagato. Il gup del tribunale pontino il prossimo 1° marzo dovrà decidere se far partire il processo oppure no.

Le accuse

L’accusa ritiene che le due donne hanno speso il denaro ottenuto dallo Stato, destinato all’accoglienza delle loro cooperative pro-migranti, per l’acquisto di vestiti griffati, soggiorni in hotel di lusso, cene eleganti e investimenti immobiliari in Portogallo, Belgio e Ruanda.

Le due donne sono anche a giudizio in un altro procedimento per evasione fiscale, accuse che entrambe respingono con fermezza professando la loro innocenza.

Tuttavia la procura, come riportato da Repubblica, ritiene che i presunti illeciti siano stati compiuti con una “struttura delinquenziale organizzata a livello familiare” e con un “sistema collaudato che è risultato esclusivamente proteso ad eludere gli obblighi pubblicistici (derivanti dalle convenzioni con gli enti), dotato di schermi societari fittizi riconducibili allo stesso management della Karibu, nonché connotato da evidenti caratteri di transnazionalità, tutti unicamente finalizzati a distrarre i fondi pubblici, in buona parte reinvestiti all’estero”.

I domiciliari

Dopo un’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza, dove erano ipotizzati i reati di bancarotta, frode in pubbliche forniture e autoriciclaggio, le due donne sono state messe ai domiciliari lo scorso autunno con l’accusa di una presunta maxi evasione fiscale sempre con le cooperative. Una vicenda sulla quale la giustizia è chiamata a fare piena luce.