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Molesta bambine nel maneggio: per la Procura di Milano è un “fatto tenue”

Pubblicato il 22 Febbraio, 2022

Ha chiesto di concedere all’imputato l’attenuante della “particolare tenuità del fatto”. Ed esplode la rabbia delle parti civili ammesse al processo.

Quello in cui è imputato un 25enne con l’accusa di avere molestato quattro bambine, tra i 5 e i 9 anni, in un maneggio alle porte di Milano.

La Pm ha chiesto di condannarlo a un anno al termine della requisitoria che si è svolta davanti al gup del rito abbreviato.

Per Solange Marchignoli, uno dei legali di parte civile, una richiesta “così lieve della Procura è un fatto gravissimo”, così come considerare la particolare tenuità del fatto. Una mamma, sentendo la requisitoria, “è uscita dall’aula perché non si è sentita bene”.
   

La prossima udienza è prevista per il prossimo 21 marzo, e quel giorno dovrebbe esserci la sentenza.

L’avvocato ha fatto anche sapere che ha presentato una nuova denuncia nei confronti del titolare del maneggio perché “ha omesso le garanzie che sono doverose nei luoghi in cui i genitori portano i figli”.

Gli episodi contestati sarebbero avvenuti tra febbraio 2018 e novembre 2019, tutti all’interno del centro ippico alle porte del capoluogo lombardo dove le ragazzine frequentavano un corso di equitazione. L’accusa è violenza sessuale aggravata.
   

L’uomo, che frequentava il posto perché proprietario di uno dei cavalli, le avrebbe spinte, in più occasioni, all’interno della selleria per molestarle, e brandendo un coltello, avrebbe minacciato di ucciderle se avessero raccontato le violenze.

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