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Mondo universitario dopo il Coronavirus: si rischia il crollo degli iscritti

Mondo universitario dopo il Coronavirus: si rischia il crollo degli iscritti

Pubblicato il 21 Giugno, 2020

Mondo universitario dopo il Coronavirus: si rischia il crollo degli iscritti.

L’anno accademico 2020/21 appare a tinte fosche nel mondo universitario: si potrebbe configurare un crollo degli iscritti. Parliamo di 10.000 iscritti in meno, due terzi dei quali da riscontrare al Sud. E’ quanto risulta dalle stime dello Svimez, secondo cui “una valutazione dei possibili effetti della crisi Covid sulle iscrizioni all’Università nel prossimo anno accademico, basata su quanto accadde nella precedente crisi, fa scattare l’allarme, soprattutto con riferimento al Mezzogiorno“.

Mondo universitario: possibile crollo degli immatricolati

Replicando lo schema che si è manifestato all’indomani della crisi 2008-2009 e nell’ipotesi di un peggioramento dei tassi di passaggio scuola-Università ai livelli degli anni precedenti, lo Svimez stima che la diminuzione degli immatricolati su scala nazionale ammonti a circa 9.500 studenti di cui circa 6.300 nel Mezzogiorno e 3.200 per il Centro Nord.

Al 2020 si stimano approssimativamente 292.000 maturi al Centro Nord e circa 197.000 al Mezzogiorno: lo si legge nella nota dello Svimez a cura del direttore Luca Bianchi e di Gaetano Vecchione (Svimez – Univ. Federico II Napoli). Stimando l’impatto della crisi economica sul tasso di passaggio scuola/università, lo Svimez evidenzia che la precedente crisi ha evidenziato una elevata elasticità di tale tasso all’indebolimento dei redditi delle famiglie soprattutto nel Mezzogiorno: alla luce di ciò si stima una riduzione del tasso di proseguimento di 3,6 punti nel Mezzogiorno e di 1,5 nel Centro-Nord. (fonte: Ansa)

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