Montebbelluna sospende i canoni d’affitto delle associazioni

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Un contributo indiretto di circa 9000 euro è quanto la giunta comunale di Montebelluna ha deciso di stanziare a favore delle associazioni culturali locali attraverso la revisione del canone di affitto degli spazi comunali utilizzati dalle stesse.

Un provvedimento che l’amministrazione comunale ha inteso introdurre per venire incontro alle difficoltà sofferte dalle associazioni comunali in connessione con l’emergenza sanitaria in corso ormai da un anno.

Più nello specifico la giunta ha disposto di sostenere tutte le 18 realtà associative che utilizzano i quattro spazi comunali (Casa Sartena, Ex-Bessegato, Ex- tribunale ed EX- Centro Diurno di Via Mattiello), sollevandole dal pagamento delle tariffe previste per il primo semestre dell’anno in corso in considerazione del fatto che784,6 il DPCM del 14 gennaio scorso ha prorogato lo stato di emergenza dovuto alla situazione pandemica da COVID-19 fino al 30 aprile 2021.

Spiega il primo cittadino, Elzo Severin: “Questa sospensione di aggiunge ad altre due misure relative alla tariffazione per lo scorso anno, ovvero la decurtazione della tariffa dei 3/12, relativamente ai mesi di marzo, a aprile e maggio 2020, per tutte le realtà associative autorizzate alla fruizione degli spazi presso gli immobili comunali denominati Casa Sartena, Ex-Bessegato, Ex- tribunale ed EX- Centro Diurno di Via Mattiello e ad un’ulteriore scontista di complessivi 3.500 euro circa sul canone a favore di altre tre realtà associative che hanno subito una drastica riduzione delle attività a causa dell’evolversi della situazione pandemica: il Coordinamento Territoriale del Volontariato di Montebelluna, l’Accademia Musicale Mozart e l’Università della Terza Età (UTEM)”.

Interviene l’assessore alla Cultura di Montebelluna, Debora Varaschin“Le conseguenze dell’emergenza sanitaria stanno lasciando in segno in tutti i settori ma quello della cultura è senz’altro e purtroppo, quello tra i più compromessi. Gli effetti sono tangibili sia per le istituzioni culturali pubbliche con Musei e luoghi della cultura chiusi da tempo, attività ridotte ai minimi termini e per lo più online, e biblioteche completamente limitate nelle iniziative. La sorte non è diversa per le tantissime associazioni culturali che contribuiscono con le loro proposte a creare spunti di riflessione ed intrattenimento in Città. Per alcune di queste, il 2020 è coinciso proprio con l’interruzione totale delle attività ed i prossimi mesi dell’anno non promettono meglio. Per questo ci è parso opportuno e doveroso sostenere queste realtà con un contributo indiretto che vada a sollevarle dal peso per il canone di affitto dei locali comunali concessi in uso, con la speranza che, quanto prima, possano a tornare a lavorare con tutta la loro vitalità”.

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Redazione Treviso

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