17.9.2021 – Partirà martedì 21 settembre il primo incontro nell’ambito del neonato progetto “Mamma chioccia – uno spazio di crescita per mamma e bambini” promosso dall’amministrazione comunale di Montebelluna, e messo a punto dall’assessorato alle politiche familiari in collaborazione con la cooperativa Insieme Si può di Treviso.
Una risposta concreta al bisogno di confronto tra neo mamme attraverso occasioni di crescita e lo scambio di esperienze: è questo con cui è lo spirito dell’iniziativa rivolta alle donne montebellunesi che vorranno partecipare in piena libertà, scegliendo a quali incontri prendere parte.
Il nuovo spazio sarò dedicato all’incontro tra future mamme e neo mamme di bambini di età compresa tra 0 e 18 mesi nel pieno rispetto delle norme anticovid.
E’ previsto un incontro settimanale dalle 10 alle 12, ogni martedì, presso l’auditorium di casa Roncato ad accesso libero e gratuito previa prenotazione per singolo incontro.
In ogni incontro sarà presente una professionista con solide competenze di puericultura, la dottoressa Monica Spinetta, che faciliterà l’attivazione di positive dinamiche di scambio e confronto tra le mamme e offrirà loro uno spazio non giudicante di ascolto e riflessione per esplorare le difficoltà che si presentano nella quotidianità, dall’allettamento, al linguaggio, alla disostruzione pediatrica, a tutte le problematiche irrisolte della sfera pedagogica. Questo con lo scopo di rinforzare la capacità risolvere autonomamente i problemi e rinviando le interessate, in caso di necessità particolari, ad ulteriori figure di professionisti.
Una volta al mese è anche prevista l’organizzazione di un incontro informativo con esperti in discipline di particolare interesse per le mamme dedicati a temi specifici (ostetrica, infermiere, psicomotricista, nutrizionista, pedagogista, psicologo, primo soccorso pediatrico).
Per ragioni di sicurezza, per ora, la partecipazione è aperta a 15 donne, con i rispettivi neonati, per ciascun incontro.
Spiega l’assessore alle politiche familiari: “Il progetto, finanziato con risorse comunali per circa 10mila euro, è rivolto alle future e alle neo mamme montebellunesi e nasce sulla scorta del periodo storico attuale caratterizzato dai divieti, le restrizioni connesse con la pandemia. Una situazione che, in diversi casi, ha creato isolamento e poche possibilità di confronto e socializzazione.
Di qui l’idea di mettere a punto un servizio di supporto alla maternità attraverso il quale contribuire ad offrire una risposta concreta al bisogno di confronto, promuovendo occasioni di crescita per mamme e per bambini attraverso laboratori, consulenze e momenti informativi finalizzati ad attivare le competenze naturalmente possedute da ciascuno”.
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