4.8.2021 – E’ stato approvato in questi giorni dalla giunta comunale di Montebelluna il progetto di fattibilità tecnica-economica relativo ai lavori di stabilizzazione del tratto di strada di via Groppa.
Spiega l’assessore ai lavori pubblici, Michele Toaldo: “E’ un intervento che riguarda il tratto interessato dai fenomeni di erosione occorsi nelle primavera 2020: la piccola frana nel tratto iniziale della via ha richiesto la chiusura del traffico ciclopedonale e viabile in quanto non erano (e tuttora non sono) garantite le necessarie condizioni di sicurezza al transito.
Sono quindi state eseguite delle indagini per la riapertura della sede stradale sulla base delle quali risulta prioritario eseguire un primo stralcio dei lavori, mentre gli stralci 2 e 3 non sono urgenti e potranno essere realizzati in un secondo momento per la messa in sicurezza definitiva del tratto stradale esaminato”.
Interventi
Il progetto – redatto dalla Società ASI INGEGNERIA SRL di Montebelluna prevede sia la costruzione di un “muro di sostegno”, una struttura in calcestruzzo armato fondata su micropali e tiranti e di ancoraggio per il sostegno della piattaforma stradale di via Groppa che interventi in regimazione delle acque meteoriche provenienti da Mercato Vecchio con il collettamento verso la rete demaniale di competenza del Consorzio di bonifica Piave.
Realizzazione del muro di sostegno
Il muro di sostegno si compone di vari elementi realizzati in più fasi:
Regimazione delle acque meteoriche
Il raccordo con il canale demaniale avverrà realizzando un tratto di rete tubata ed un tratto di fossato a cielo aperto. Durante l’esecuzione di tutte le lavorazioni il tratto sarà mantenuto chiuso al transito.
Costi
Il progetto prevede un costo di 300mila euro così finanziati con accensione di mutuo da parte del Comune.
Cronoprogramma
Conclude il primo cittadino, Elzo Severin: “Procedono di gran lena i cantieri ed i progetti in città, anche a pochi mesi dalla conclusione del mandato amministrativo.
Questa, in particolare, è un’opera che non era prevista ma che risponde alla necessità di mettere in sicurezza un tratto compromesso dai fenomeni atmosferici che hanno, purtroppo, reso necessario l’interruzione del transito fintantoché non sarà eseguita la stabilizzazione.
L’iter è stato complesso e questo ha richiesto dei tempi obbligati, in particolare per affidare ed eseguire le indagini geognostiche e la relazione geologica necessarie per stabilire entità problema e capire tratti da intervenire con relativa quantificazione. A queste si è aggiunta anche la carotatura del terreno, l’affidamento della progettazione alla Società di Ingegneria Asi e la richiesta di autorizzazione al Consorzio Piave per lo scarico sul canale irriguo demaniale e la richiesta dei vari pareri tecnici.
Ora, salvo intoppi, proseguirà l’iter amministrativo, che necessiterà di circa sei mesi. Seguiranno i lavori, così da poter riaprire il tratto nella primavera del prossimo anno”.
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