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Morte Bergamini, il chiarimento dell’ex Procuratore

Pubblicato il 27 Maggio, 2022

Sono emerse una serie di contraddizioni dalle deposizioni rese da alcuni testi oggi a Cosenza, in Corte d’assise, nel processo sul presunto omicidio del calciatore del Cosenza Donato “Denis” Bergamini, morto il 18 novembre del 1989 a Roseto Capo Spulico, lungo la statale 106 ionica.

La morte di Bergamini, originario di Argenta (Ferrara) e che all’epoca aveva 26 anni, fu attribuita in un primo tempo, anche sulla base della testimonianza resa dall’ex fidanzata che era insieme a lui, Isabella Internò, a suicidio.

La giovane, infatti, riferì che Bergamini si fece travolgere volontariamente da un camion. Testimonianza avvalorata dal fatto che il corpo del calciatore fu trovato sotto il mezzo pesante.
Dagli accertamenti effettuati successivamente dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta all’epoca da Eugenio Facciolla, é emerso che Bergamini, in realtà, sarebbe stato ucciso e che l’omicidio sarebbe avvenuto in un posto diverso da quello in cui fu trovato il suo cadavere. Quella del suicidio sarebbe stata, dunque, una messinscena, tanto che Isabella Internò é stata rinviata a giudizio con l’accusa di omicidio volontario.
Nel corso dell’udienza di oggi sono stati sentiti i medici Michele De Marco ed Antonio Raimondi, dalle deposizioni dei quali sono emersi dubbi sul fatto che il cadavere di Bergamini fu oggetto effettivamente di una regolare ispezione esterna, ed il maresciallo dei carabinieri Nicola Carbone, all’epoca comandante della Stazione di Trebisacce. L’ex Procuratore di Castrovillari, convocato d’urgenza dal presidente della Corte d’assise, Paola Lucente, ha detto che “il verbale dell’ispezione esterna del corpo di Bergamini non é falso. Ciò che posso dire – ha aggiunto – é che l’attività ispettiva é stata eseguita regolarmente”.
L’avvocato Fabio Anselmo, difensore di parte civile per conto della famiglia Bergamini, ha definito “imbarazzante” la deposizione dell’ex Procuratore Abbate. “Una deposizione – ha detto – all’insegna dei ‘non ricordo’ e dei ‘non so spiegarmi'”.
(ANSA).

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