Morte Vialli, la giornalista a Fedez: “Volevi fare il selfie col morto”. Lui: “Fai schifo”

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Polemiche sul video che il cantante Fedez ha pubblicato nella giornata di ieri dopo la morte di Gianluca Vialli. Il rapper aveva generato una serie di storie su Instagram in cui ricordava l’ex campione di Samp e Juve e lo ha fatto facendo riferimento alla loro operazione al telefono e a quella chiacchierata al telefono in cui lui si commosse, dialogando con Vialli. Un comportamento che non è piaciuto proprio a tutti. Qualcuno ha accusato Fedez di opportunismo e di essersi approfittato di una situazione tragica, come la morte di Luca Vialli, per aumentare la sua popolarità e visibilità. Tra queste, per esempio, ci sono le accuse della giornalista Serena Doe Mazzini che ha attaccato il rapper milanese per una sua frase detta in riferimento alla morte di Vialli. Il cantante, nel famigerato video, ha voluto ricordare con queste parole il suo amico virtuale: “Mi spiace perché avremmo dovuto vederci e ci eravamo promessi di fare la foto della nostra cicatrice e purtroppo non ce l’abbiamo fatta”. Queste le parole nel video di Fedez che hanno scatenato la reazione della giornalista Serena Doe Mazzini. Quest’ultima che ha attaccato direttamente il rapper, accusandolo di essere ossessionato dalla popolarità anche in un momento drammatico. La giornalista ha parlato di “selfie con il morto”.

Morte Vialli, l’attacco della giornalista a Fedez e la sua reazione

La reazione di Fedez non si è fatta attendere, tanto da decidere di rispondere a tono alla giornalista, ribadendo però la sua posizione sulle sue storie e sul suo dolore dopo la morte di Vialli: “Per promuovere il suo podcast l’ossessionata “giornalista” non si ferma davanti a nulla. Oltre a non aver capito un ca**o di ciò che ho detto, io mi chiedo, ma come si fa a far polemica davanti a tutto? Ripigliatevi. Questa è la stessa giornalista che tempo fa aveva sostenuto che fossi guarito dal cancro al pancreas in tre giorni, davanti ad un pensiero di un lutto e un ricordo per una persona che mi ha aiutato, ma almeno davanti a questo non si potrebbe tacere? Perché se di fronte a questi guru dei social che ti insegnano come stare al mondo non si può nemmeno ricordare una persona che oggi è venuta a mancare, che ti ha dato una mano quando ti hanno trovato un tumore raro al pancreas, allora non si può più fare un ca**o e se per trascinarvi nell’onda della mediaticità avete bisogno di promuovere un podcast dicendo che io ho detto che volevo farmi il selfie con il morto vuol dire che siete in cattiva fede voi e che fate schifo, più di me”.

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Redazione Nazionale

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