Pubblicato il 16 Giugno 2020
Aveva vinto la sua battaglia contro il coronavirus, Giulio Giorello. Rientrato a casa una decina di giorni fa dopo un lungo ricovero, il filosofo si è spento ieri a Milano. 75 anni, Giorello era allievo di Ludovico Geymonat cui era succeduto nella cattedra di Filosofia della Scienza all’Università Statale milanese.
Aveva descritto lui stesso, con la consueta ironia, l’esperienza del ricovero scrivendone qualche giorno fa sul Corriere della Sera. Mentre appena 3 giorni fa aveva sposato la compagna Roberta.
Attualmente direttore editoriale della collana di Filosofia della Scienza per la Raffaello Cortina Editore, Giorello era stato presidente della Società italiana di logica e filosofia della scienza. Si occupava, tra l’altro, di filosofia della politica, neuroscienze, paleontologia, psicologia evolutiva, fisica delle particelle, mitologia, ricerca filosofica e bioetica.
Con il suo libro di maggior successo, Di nessuna chiesa, Giorello aveva firmato un vero e proprio manifesto per la libertà di pensiero e di ricerca.
Molti i messaggi di stima e cordoglio sui social. “L’Italia perde un grande pensatore, mai banale”, tweetta il premier Giuseppe Conte, che aggiunge: “Filosofo raffinato, epistemologo, grande appassionato delle questioni riguardanti il “metodo” della scienza. Ha riflettuto intensamente anche su etica, politica, religione. Ci restano le sue dense pagine”.