Tra gli eventi di Milano Design City e nel palinsesto di Interni Designer’s Week Milano, si è svolta la premiazione dei progetti vincitori della seconda edizione del NABA Design Award ideato da Claudio Larcher, NABA Design Area Leader. In gara, i migliori progetti realizzati dagli studenti del Triennio in Design e dei Bienni Specialistici in Product Design e Interior Design durante lo scorso anno accademico, suddivisi in 11 categorie.
A questi si aggiunge il premio Miglior Progetto dell’anno, assegnato a Valentina Cerra e Chiara Corbani per “Futuro semplice”, una ricerca project based per immaginare a Milano “The Job Factory”, una nuova community interdisciplinare diffusa.
La giuria era composta da professionisti e giornalisti del mondo del design: Marco Sammicheli (International Relations Chief Officer Triennale Milano), Katrin Cosseta (Interni), Riccardo Crenna e Simona Flacco (Simple flair), oltre che da referenti dell’Accademia tra cui Italo Rota (NABA Scientific Advisor), Dante Donegani (NABA Design Advisor), Luca Poncellini (Progettazione e Arti Applicate Department Head) e Claudio Larcher.
L’elenco dei vincitori. Progetto Interior Triennio, ex aequo: ristorante futuribile “Wornhole” di Jiaying Shen e Zihao Wan e concept per un ostello a Milano “Faded” di Zuzanna Sosnowska e Nesil Tural.
Progetto Interior Biennio: “Olympus – divine perfume” membership club di Alessia Nobile.
Product Triennio: “Eolus: l’uomo eolico” di Sara Manes, una mascherina per ricaricare con il proprio fiato il telefono, ex aequo con il progetto di service design “Eyeshare” di Ilaria Pirro e Alessio Ramundo, per la mobilità dei non vedenti.
Product Biennio: materasso intelligente “Alter” a Matteo Brasili e Marika Monterisi.
Foto: “Battito” di Aldo Mucciarone.
Disegno: “Naufragi” di Lorenzo Menegazzo.
Progetto Tecnica, materiali e innovazione, ex aequo: “EVS Rilevatore di distanza con impulso vibratorio” di Andrea Barbatano, Elena Cusani, Marina Fabiani e Lucrezia Bellandi; lampada “Circuiti liquidi” di Ilaria Pirro e Francesco Rogante (nella foto).
Tesi Interior Triennio: “Woodopia” di Giulia Botticchio, un interno utopico per una comunità differente.
Tesi Product Triennio: progetto “Sei Uno – 61 elementi per il tuo essere unico” di Alice Andrea Cappelli, una collezione di oggetti scomponibili per aiutare la manualità di bambini autistici e disabili.
Tesi Interior Biennio, ex aequo: “A otto mani – The next generation of designers” di Cristina Coffano, Antonia Latorre, Costanza Russo e Giulia Rinaldi, una riflessione sull’insegnamento del design nelle scuole del mondo; “Boudoir: an erotic club for women” di Carla Di Benedetto. (fonte www.internimagazine.it)
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