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Napoli ostaggio delle baby gang, città messa a ferro e fuoco per il cippo di Sant’Antonio. L’ira di Borrelli: “Serve l’esercito” [VIDEO]

Pubblicato il 17 Gennaio 2025

In occasione della festività di Sant’Antonio, festa antica e molto sentita a Napoli dove per tradizione si dà fuoco ai cosiddetti ceppi, è esplosa la follia delle baby gang in vari quartieri del capoluogo campano che hanno messo la città a ferro e fuoco. Oltre ai roghi appiccati ai cassonetti, e non solo, sono stati lanciati sassi, bombe carta e bottiglie di vetro contro vigili del fuoco e le forze dell’ordine. Uno scempio che si era ripetuto anche a Milano, dove un gruppo di giovani balordi aveva sparato petardi contro i vigili del fuoco intervenuti per spegnere incendi da loro stessi appiccati. Incidenti e tafferugli si sono verificati alla Sanità, ai Quartieri Spagnoli, a via Salvator Rosa e a Mergellina.

La furia di Borrelli: “Città in mano a delinquenti vicino alla camorra”

Sulla vicenda è intervenuto Francesco Emilio Borrelli, che paga spesso sulla sua pelle la lotta contro la criminalità, come dimostra l’ultima aggressione subita per aver smascherato un sistema illegale legato ai parcheggi, ha documentato la follia esplosa in città con tanto di foto e video. Il deputato di Alleanza Verdi Sinistra ha invocato addirittura l’esercito, parlando di guerriglia urbana scoppiata in varie zone cruciali della città.

Solo alla Sanità sarebbero scesi in strada almeno 200 scalmanati che hanno appiccato il fuoco ad un cippo di almeno 4 metri, contro i quali ben poco hanno potuto fare le 4 volanti inviate sul posto. Contro le forze dell’ordine e i vigili del fuoco intervenuti per spegnere gli incendi è stato lanciato di tutto, come evidenzia furioso Borrelli: “È una sconfitta per le istituzioni, la morte dello Stato che consegna le chiavi della città ai delinquenti”.

Pur ringraziando le forze dell’ordine, che hanno fatto quello che hanno potuto, il deputato ha chiesto nuovi agenti sul territorio richiamando lo Stato a far sentire la sua presenza contro queste bande di baby gang, che secondo Borrelli sono legate alla camorra.

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