NAPOLI-BOLOGNA 3-0
MARCATORI: Fabian Ruiz 18′, Insigne 41′ (rig.) e 62′ /rig.).
Il Napoli asfalta il Bologna con un 3-0 che non ammette repliche. Gli azzurri sfoderano una prova di forza che fa da monito a tutte le altre big: quest’anno chi vuole vincere il tricolore dovrà fare i conti con l’undici di Spalletti.
OSPINA: Serata di totale relax per il “patron” colombiano che, a parte qualche “tozzi tozzi” nelle uscite con gli attaccanti bolognesi, ha davvero poco di cui preoccuparsi. 6: SPETTATORE NON PAGANTE
DI LORENZO: Ara la fascia come fa di solito, risultando una spina nel fianco dell’attacco felsineo. Le sue incursioni sono molto pericolose, anche se non sempre trova la qualità nei crossi. 6,5: STANTUFFO.
RRHAMANI: Una presenza silenziosa ma fondamentale che dà equilibrio a tutta la difesa e copre le spalle a Koulibaly. I due sono un po’ come Batman e Robin e, come i migliori innamorati, basta guardarsi negli occhi per capire cosa farà l’altro. 6,5: ROBIN.
KOULIBALY: Che sia un punto ferma della difesa lo si sa già, ma sta maturando tantissimo anche in saggezza. Riprende e calma Osimhen che voleva battere il secondo rigore. Un papà, un fratello maggiore, un comandante da cui prendere esempio. 6,5: SAGGIO.
MARIO RUI: Le sue ottime prestazioni non sono più una novità e continua ad ottenere sufficienze piene ad ogni partita. Attento in difesa, propositivo in attacco. Sente la fiducia di Spalletti e si vede. 6,5: LUCIDO.
FABIAN RUIZ: Il suo sinistro tagliente è una stella filante che fa esplodere subito la festa al San Paoli. Lucido, sempre nel vivo della manovra, ha trovato in Anguissa il partner ideale per un centrocampo a 2. 7: SINISTRO D’ORO.
ANGUISSA: Zio Frank sfoggia un’altra prestazione maiuscola. Domina il centrocampo, il suo strapotere a tratti è addirittura imbarazzante. Spacca la traversa con un bolide da fuori. Se inizia anche a segnare, l’etichetta di top player è d’obbligo. 7: DOMINATORE.
LOZANO: Il Chucky lavora ai fianchi la difesa bolognese e proprio da una sua palla recuperato nasce il vantaggio azzurro. Poco appariscente ma molto efficace nell’economia del gioco partenopeo. Si sacrifica in fase difensiva quando c’è bisogno. 6: JOLLY.
ELMAS: Furetto a tutto campo, a volte un po’ fumoso ma comunque crea una magnifica confusione, proprio come gli ateniesi nel film “300”. Con un po’ più di convinzione potrebbe andare anche a segno, ma arriva in ritardo davanti a Skorupski. 6,5: SCHEGGIA IMPAZZITA.
INSIGNE: Il capitano non trema dagli undici metri, né la prima né la seconda volta. Niente saltelli, niente esitazioni: i due rigori vengono tirati in modo forte ed angolato, come a voler spazzare via i fantasmi degli ultimi penalty sbagliati. 7: RIGOROSO.
OSIMHEN: Anche se non segna è ancora una volta decisivo con i suoi strappi e le sue accelerazioni. Si procura entrambi i rigori e forse proprio per questo motivo vorrebbe tirare il secondo per timbrare il cartellino, occasione che però gli viene negata dal capitano Insigne. Lui se la prende un po’ e viene calmato dal clan degli africani. Si può capire per la giovane età, ma lui deve comprendere che si rema tutti nella stessa direzione, evitando inutili frizioni 6,5: PECCATI DI GIOVENTU’.
ZIELINSKI: Piotr entra nell’ultima mezz’oretta e, complice anche il risultato acquisito, gioca con maggiore scioltezza. Uno con la sua classe servirà eccome nel prosieguo della stagione. 6: SULLA VIA DEL RITORNO.
POLITANO: Prende il posto di Lozano e contribuisce alla gestione del pallone. 6: AFFIDABILE.
MERTENS: Un quarto d’ora per Dries, giusto per festeggiare la futura paternità annunciata sui social. sv
DEMME: Anche per il giocatore italo-tedesco un quarto d’ora giusto per dire “io c’ero”.
GHOULAM: Un graditissimo ritorno quello di Faouzi che probabilmente non tornerà mai quello di un tempo, ma basterebbe la metà di quello che era per dare respiro a Mario Rui ed una nuova alternativa a Spalletti.
Fonte foto: pagina Twitter Napoli
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