Pubblicato il 27 Gennaio, 2023
Sta suscitando polemiche il tema di un ragazzo di una scuola di Ponticelli a Napoli, l’Isis Archimede, sul Giorno della Memoria. L’argomento è stato liquidato dal giovane, di quasi 18 anni, con un rigo solo, scritto in dialetto.
Quando la professoressa di Italiano ha letto il commento del giovane, lo ha mostrato alla preside che si è rivolta con una lettera ai docenti della scuola.
“Dobbiamo trovare – ha spiegato la dirigente, Mariarosaria Stanziano – le parole per evitare che quella ignobile frase, graffiata su un foglio bianco, passi inosservata. Abbiamo da educatori il dovere di accogliere e rilanciare”.
Purtroppo, rileva la dirigente, le giovani generazioni “Sempre più spesso si mostrano incapaci di raccogliere emozioni, di entrare in sintonia con i drammi dell’altro, di mostrare empatia. È una vera patologia – dice – l’alexitimia, ma se ne parla poco”.
L’interrogativo è se “ha inteso interpretare per iscritto le mille battute caustiche e imperdonabili che rimandano ai forni crematori, alle saponette, al gas letale…; oppure ha usato formule verbali aggressive pari a quei violenti cori da stadio che inneggiano al Vesuvio?”.
«Possibile – si chiede l’europarlamentare Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia in Campania – che nessuno provi indignazione di fronte al tema dell’alunno del liceo Archimede di Ponticelli sul giorno della memoria? Il ragazzo andrebbe bocciato senza indugi”.
“È incredibile – aggiunge Martusciello – che nessun consigliere comunale proferisca parola su quanto accaduto. Il sindaco ha forse perso la voce? Chiediamo provvedimenti esemplari. Quel tema è una vergogna nazionale che ci fa rabbrividire”.