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Ndicka

Ndicka, non è stato infarto: l’ipotesi su quel che è successo al difensore della Roma (VIDEO)

Pubblicato il 15 Aprile, 2024

Sono stati attimi di terrore. Evan Ndicka si tocca il petto e si accascia al suo. Si rivivono i drammatici momenti vissuti durante Danimarca-Finlandia di Euro 2020, quando l’ex interista Eriksen perde i sensi. Lo stadio che ospita Udinese-Roma si ammutolisce.

Il peggio sembra essere passato per il roccioso difensore fresco vincitore della Coppa D’Africa con la Costa D’Avorio.

A quanto pare, quel che lo ha costretto ieri sera alla corsa in ospedale, non è stato un infarto. E’ quel che rivelano gli esami ai quali è stato sottoposto. I medici sono più propensi, quindi, per le conseguenze di una compressione polmonare causata da uno scontro di gioco, così come è stato evidenziato da una tac.

Potrebbe essersi trattato, insomma, di uno pneumotorace.

“La squadra è andata a visitare Ndicka in ospedale. Evan si sente meglio ed è di buon umore. Resterà in ospedale per ulteriori accertamenti”,

ha pubblicato la Roma sui social per tranquillizzare anche la tifoseria.

Nel reparto di cardiologia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine il professor Massimo Imazio, quindi, esclude l’arresto cardiaco. Gli scontri di gioco che potrebbero aver causato la compressione polmonare si sono verificati al 38′, al 66′ e al 70′.

Per quanto riguarda la partita, per richiesta dei giocatori della Roma e fra gli applausi del pubblico di Udine, è stata sospesa. Il recupero dovrebbe comunque avvenire entro 15 giorni. La curiosità è che non necessariamente i giocatori dovranno essere i 22 in campo al momento dell’interruzione. Si potranno schierare i tesserati. Tranne i giocatori nel frattempo sostituiti.

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