Pubblicato il 9 Dicembre, 2021
Finisce nei guai una commercialista che ha aiutato i suoi clienti ad evadere il Fisco per un danno erariale di circa 5 milioni di euro. I finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanaziaria di Lecce, al termine di una vasta ed articolata indagine condotta su delega della Procura della Repubblica di Lecce, a seguito di una segnalazione prodotta dalla locale agenzia delle entrate, hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari e relativi avvisi di garanzia nei confronti di 34 titolari di imprese, nonché della commercialista già citata che esercita la professione nel capoluogo salentino. Ai danni di quest’ultimo è scattata anche la misura cautelare interdittiva dall’esercizio della professione a decorrere dal mese di settembre. L’attività d’indagine svolta che ha fatto finire nei guai una commercialista e ha riguardato numerose imprese salentine nei cui confronti, secondo l’assunto accusatorio, sono stati ipotizzati sistematici comportamenti finalizzati all’evasione dell’iva e delle ii.dd., attraverso la connivenza della citata professionista ritenuta l’ideatrice del meccanismo di frode.
Nei guai una commercialista, ecco i reati attenzionati

Le condotte attenzionate riguardano le seguenti ipotesi di possibile evasione delle imposte: indebite compensazioni d’imposta con crediti inesistenti; utilizzo e/o emissione di fatture per operazioni inesistenti (f.o.i.); interposizione fittizia di quote e/o l’amministrazione di società portate in decozione mediante l’interposizione di soggetti o liquidatori di comodo (cosiddette teste di legno); truffa ai danni dello stato; fittizie cessioni di quote societarie (società formalmente regolari cedute a numerosi prestanomi operanti nel napoletano ed utilizzate per il ricorso illecito al credito bancario); reati fallimentari (bancarotta e distrazione del patrimonio aziendale). Il complesso sistema di frode ipotizzato dai finanzieri sarebbe stato attuato dalle persone sottoposte ad indagini principalmente attraverso la compensazione di imposte dovute con crediti inesistenti che di fatto hanno neutralizzato per anni l’azione di recupero delle imposte da parte dell’erario. I soggetti e le imprese ad oggi interessati dalla vicenda, tutti a fattore comune clienti della commercialista interdetta, sono 117, e il danno accertato all’erario (aggiornato al 31.12.2018) ammonterebbe a 4.996.137,46 Euro. L’odierna attività, che ha fatto finire nei guai una commercialista, diretta dalla Procura della Repubblica di Lecce, sottolinea, ancora una volta, il quotidiano impegno delle Fiamme Gialle nella costante opera a tutela dell’economia legale nonché la proficua collaborazione dell’agenzia delle entrate in questa lotta.
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