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Nei prossimi anni la Toscana investirà 411 milioni per i giovani

Nei prossimi anni la Toscana, attraverso l’azione di Giovanisì, destinerà 411 milioni di euro per le giovani generazioni, riservando una maggiore attenzione alla creatività e alla formazione di professionisti nei settori della cultura e delle discipline artistiche.

Pubblicato il 12 Settembre, 2022

Da Toscana Notizie.

Nei prossimi anni la Toscana, attraverso l’azione di Giovanisì, destinerà 411 milioni di euro per le giovani generazioni, riservando una maggiore attenzione alla creatività e alla formazione di professionisti nei settori della cultura e delle discipline artistiche. Sono le principali caratteristiche dell’investimento complessivo che la giunta regionale ha deciso di mettere in campo a supporto dell’autonomia di ragazze e ragazze toscani nel ciclo settennale di fondi strutturali europei, dopo l’approvazione da parte della Commissione Ue del “Pr Toscana Fse+ 2021-2027”, nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore dell’occupazione e della crescita”.

Con la nuova programmazione del Fondo sociale europeo Plus – il più importante strumento europeo di investimento sulle persone e sull’occupazione, così ribattezzato dopo l’accorpamento di quattro canali di finanziamento separati nel precedente settennato – il budget che le politiche regionali per i giovani avranno a disposizione cresce di oltre 60 milioni. Sosterrà misure per il lavoro e l’occupabilità di ragazze e ragazzi sia in continuità con il passato sia disegnando nuove forme di intervento.

A proposito del programma regionale Fse+, il presidente della Regione spiega che accanto agli interventi mirati alle transizioni scuola–lavoro, alle alleanze formative e all’alta formazione, sono state individuate anche nuove azioni che aiuteranno ragazze e ragazzi ad accrescere le proprie competenze e a entrare in contatto con settori professionali come ad esempio lo spettacolo e la cultura, che hanno maggiormente sofferto la crisi nel periodo della pandemia. Anche per il 2021-2027, sottolinea il presidente, tutti questi interventi saranno inseriti in Giovanisì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani, che sarà ancora una volta chiamato a valorizzare le misure previste e disseminare le nuove tipologie di intervento.

Le azioni per le giovani generazioni saranno supportate dai tre gli assi del programma regionale elaborato per i fondi Fse+: “Occupazione giovanile”, “Istruzione e formazione”, “Occupazione”.

Quest’ultima è la linea di finanziamento che consentirà di alimentare le principali novità che la Regione intende proporre. Permetterà di sperimentare e dare centralità a interventi sul fronte della cultura e dell’arte. L’obiettivo, spiega ancora il presidente, è sollecitare il potenziale di creatività e di innovazione dei giovani toscani, che dovrà tradursi in linfa vitale per la ripresa e l’innovazione della cultura e del patrimonio culturale nella più varia, ricca e originale molteplicità dei versanti in cui si esprime in Toscana.

Le risorse saranno rivolte a strumenti di sostegno della promozione di professionalità nei settori dei beni culturali, delle arti contemporanee e dello spettacolo dal vivo, promuovendo la crescita di nuovi professionisti in ambito culturale e il loro inserimento nel mondo del lavoro e dell’impresa.

Le politiche giovanili potranno poi contare sulla particolare consistenza del primo asse prioritario, ”Occupazione giovanile”, che ammonta in totale a 191 milioni di euro, il 18% della dotazione complessiva del programma, superando ampiamente il vincolo di concentrazione tematica previsto dal Regolamento Fse+ pari a 12,5%. Due gli obiettivi specifici: 1) Migliorare l’accesso all’occupazione e le misure di attivazione per tutte le persone in cerca di lavoro, soprattutto attraverso l’attuazione della garanzia per i giovani, i disoccupati di lungo periodo e i gruppi svantaggiati nel mercato del lavoro, nonché delle persone inattive, anche mediante la promozione del lavoro autonomo e dell’economia sociale; 2) Promuovere la parità di accesso e di completamento di un’istruzione e una formazione inclusive e di qualità, in particolare per i gruppi svantaggiati, dall’educazione e cura della prima infanzia, attraverso l’istruzione e la formazione generale e professionale, fino al livello terziario e all’istruzione e all’apprendimento degli adulti, anche agevolando la mobilità ai fini dell’apprendimento per tutti e l’accessibilità per le persone con disabilità (Fse+). 

A chiudere il quadro dei finanziamenti e delle misure che saranno attivate attraverso il programma regionale Fse+ 21-27 c’è l’asse “Istruzione e formazione” che ha come target principale studentesse e studenti, in particolare nell’ambito dell’istruzione secondaria. La strategia generale è tesa a potenziare il dialogo, la collaborazione e la “corrispondenza” tra imprese ed istituzioni educative e formative. Verranno programmati interventi volti a porre in relazione “diretta” gli attori dei due sistemi, al fine di costruire immediate opportunità formative e di avvicinamento al mercato del lavoro, in particolare per i/le giovani (rafforzamento della governance dei Poli Tecnico Professionali, rafforzamento e qualificazione dell’offerta formativa dei sistemi di istruzione e formazione tecnica e professionale, potenziamento delle opportunità di attivazione di contratti di apprendistato in duale). Inoltre, resta la gamma di interventi rivolti agli studenti universitari e post-universitari, attraverso progetti realizzati in collaborazione tra Università e/o Enti di ricerca e imprese, con una particolare attenzione ai settori strategici e alle tecnologie abilitanti previste dalla strategia di specializzazione intelligente regionale, alla transizione e innovazione digitale e alle competenze e all’occupazione green.

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