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Neonate salvate su una piattaforma in mare: nuovo dramma sfiorato nel Mediterraneo

Pubblicato il 9 Giugno 2025

Una bimba nata tra i rottami: il salvataggio sul veliero Astral

Immagine di repertorio

Aveva appena due giorni di vita la neonata soccorsa dall’equipaggio del veliero Astral, impegnato in operazioni umanitarie nel Mediterraneo. La madre, una donna eritrea, l’ha partorita venerdì scorso tra i tubi arrugginiti di una piattaforma petrolifera abbandonata, dove aveva trovato rifugio insieme ad altri 53 connazionali dopo il naufragio del gommone partito dalla Libia tre giorni prima.

Insieme a lei, anche un’altra donna con una neonata, anch’essa nata durante la traversata. Tutti erano aggrappati a quella struttura arrugginita, simbolo di disperazione e sopravvivenza in mezzo al mare.

“Un salvataggio complesso”: il racconto dei soccorritori

Gli operatori di Astral parlano di un’operazione difficile e carica di tensione, soprattutto per la presenza di due neonate e altri due bambini.
“È stata un’altra tragedia evitata per poco,” raccontano, sottolineando che l’intervento è stato possibile grazie alle segnalazioni di Alarm Phone e dell’aereo Seabird.
“Se non fossimo intervenuti, avremmo raccontato l’ennesima strage”, dicono con amarezza.

Durante la navigazione verso Lampedusa, dove l’arrivo è previsto in serata, il veliero ha incrociato un altro gommone sgonfio con a bordo 109 persone. Quattro erano finite in acqua. Open Arms ha lanciato giubbotti salvagente, salvandoli, mentre la nave Louise Michel è poi intervenuta per prendere in carico i migranti, tra cui 10 bambini e 8 donne.

Nuovi sbarchi a Lampedusa e problemi per le ONG

Nelle stesse ore, tre sbarchi hanno portato sull’isola 177 persone, intercettate al largo da guardia costiera e finanza, provenienti da Zuara, Zawia e Tripoli.
I migranti – tra cui bengalesi, egiziani, sudanesi, pakistani, somali, gambiani e guineani – sono stati trasferiti nell’hotspot di Lampedusa, dove ora si trovano circa 250 ospiti.
Due persone sono state ricoverate per intossicazione da idrocarburi inalati durante la traversata.

Sanzioni per la ONG Nadir e visita politica sull’isola

Intanto, il veliero Nadir della ONG tedesca ResQship, che venerdì aveva soccorso 112 persone in acque SAR libiche, è ancora fermo al molo commerciale di Lampedusa.
Al comandante è stato notificato un verbale per illecito amministrativo, poiché non avrebbe comunicato tempestivamente le operazioni di soccorso ai centri di coordinamento di Libia e Tunisia.
Alla ONG viene inoltre contestato di aver eluso le indicazioni del Ministero dell’Interno, che aveva designato Porto Empedocle come porto sicuro di sbarco.

Domani è prevista sull’isola una visita ufficiale di Fratelli d’Italia, con una delegazione guidata dai capigruppo Galeazzo Bignami e Lucio Malan, accompagnati da vari esponenti del partito. Incontreranno il sindaco, la guardia costiera, e visiteranno l’hotspot, il poliambulatorio e il cimitero dei barchini.

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