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Non si mangiano i cavalli, in Grecia è già legge: Italia prima per consumo in Europa

Pubblicato il 25 Maggio, 2021

Addio alla carne di cavallo, in Grecia non sarà più possibile mangiarne perché è stata vietata la macellazione.

Proprio come già accade per cani e gatti, l’uso degli equini nella produzione di carne, pellame, medicinali e prodotti vari non è più consentito. La regolamentazione arriva dopo le battaglie portate avanti dalle associazioni greche Hellenic Animal Welfare Federation e Ippothesis.

Le associazioni Hellenic Animal Welfare Federation e Ippothesis durante l’emergenza Covid-19 e in un periodo di scandali che hanno coinvolto la carne equina e pericoli per la salute umana, sono riuscite a far arrivare le proprie richieste fino al parlamento ellenico. La legge mette così fine a un lungo periodo di vuoto legislativo in materia di macellazione dei cavalli: la Grecia dovrà adeguarsi alle normative europee sull’anagrafe e sarà obbligata a istituire una banca dati nazionale e a rispettare le regole sulla rintracciabilità.

“Siamo felicissimi di questa notizia  – dichiara Sonny Richichi, presidente dell’associazione Italian Horse Protectio  – complimenti per il grande risultato raggiunto dalle organizzazioni greche. Collaboreremo in futuro anche con loro, per difendere i cavalli.

In Italia – continua Richichi – puntiamo a raggiungere l’obiettivo raggiunto in Grecia, anche se la situazione da noi è molto diversa: qui c’è un grande consumo di carne di cavallo, alimentato da falsi miti e tradizioni, tanto da rendere il nostro Paese il primo in Europa sia per macellazioni di cavalli sia per consumo di carne anche importata dall’estero. La battaglia sarà ancora più dura e impegnativa, visti gli enormi interessi economici in gioco, ma siamo molto motivati”.

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