Pubblicato il 6 Dicembre, 2022
Così Carlo Nordio.
Il ministro della Giustizia, secondo cui le intercettazioni attraverso la “diffusione selezionata e pilotata” sono diventate “strumento micidiale di delegittimazione personale e spesso politica”, lo ha annunciato al Senato
“Non ha senso che il pm appartenga al medesimo ordine del giudice perché svolge un ruolo diverso”.
Il pm “può trovare spunti per indagare nei confronti di tutti senza rispondere a nessuno”, ha detto il ministro.
La riforma del Codice penale per adeguarlo al dettato costituzionale, e una completa attuazione del Codice Vassalli, con una “riforma garantista e liberale” da realizzare anche con una “revisione della Costituzione”: sono gli impegni annunciati dal ministro in Commissione Giustizia.
Nordio ha indicato i fronti su cui intervenire: la presunzione di innocenza che “continua a essere vulnerata in molti modi”, l’ “uso eccessivo e strumentale delle intercettazioni”, l’azione penale che è “diventata arbitraria e capricciosa”, “la custodia cautelare usata come strumento di pressione investigativa”.