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Novara, arrestato per riciclaggio il presidente di una squadra di calcio

Pubblicato il 8 Marzo 2025

Le forze dell’ordine di Novara, in collaborazione con la Guardia di Finanza di Varese, hanno eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico nei confronti del presidente di una rinomata squadra di calcio novarese, attualmente impegnata nel campionato di Serie D, con l’accusa di riciclaggio. L’inchiesta ha coinvolto anche altre 17 persone, indagate a vario titolo per reati di natura finanziaria.

La rapida ascesa della squadra di calcio, avviata nel 2020, accompagnata da un aumento significativo delle spese e dell’acquisto di beni da parte del presidente del club, ha destato sospetti. Secondo una nota diffusa dalla Polizia di Stato di Novara, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura, con il supporto della Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza presso la Procura di Novara, hanno avviato un’attenta attività di monitoraggio sui movimenti e sulle operazioni della società.

Per quanto riguarda la gestione della squadra, è emerso che l’organico include anche giocatori con esperienza nei campionati professionistici, sia italiani che esteri. Nonostante il loro trasferimento in una categoria inferiore, questi atleti percepiscono stipendi particolarmente elevati per una società dilettantistica. L’analisi dei conti correnti e delle operazioni commerciali, condotta dalla Guardia di Finanza, ha portato alla scoperta di circa 200mila euro sospettati di essere frutto di riciclaggio, somma per la quale è stato disposto e successivamente eseguito il sequestro sui conti della società e del presidente. Inoltre, durante una perquisizione domiciliare, le Fiamme Gialle hanno trovato e sequestrato 3.730 euro in contanti e una significativa quantità di valuta estera.

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