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Agenzia delle Entrate

Nuova Legge di Bilancio: il fisco potrà entrare nei conti correnti degli italiani

Pubblicato il 26 Ottobre, 2023

La bozza della nuova Legge di Bilancio prevede che il fisco potrà accedere nei conti correnti degli italiani per chi ha un debito nei confronti dello Stato. Trattandosi per l’appunto solo di una bozza la novità non è stata ancora ufficializzata, ma si tratterebbe di un cambiamento importante nel rapporto tra contribuente e Agenzia delle Entrate, l’ex Equitalia.

Mossa importante da parte del governo della Meloni, che tra il caso-Giambruno, il video hot fake che la vede involontariamente protagonista e la situazione in Israele, torna ad occuparsi di cose che riguardano la politica e l’economia interna.

Nuova Legge di Bilancio, cosa cambia?

Fino a questo momento il fisco aveva la possibilità di sapere solo se il contribuente fosse o meno titolare di un conto corrente, ma con la nuova manovra cambiano le carte in tavola. Con questa novità il fisco può accedere direttamente al conto corrente degli italiani e, dopo un’accurata verifica sulle disponibilità economiche, effettuare un pignoramento se lo ritiene opportuno.

Tuttavia, secondo quanto previsto dalla bozza, l’agente della riscossione prima di procedere al pignoramento può accedere con un “collegamento telematico diretto alle informazioni relative alle disponibilità giacenti” sui conti in fase stragiudiziale.

Se dovesse essere riscontrato un “credito del debitore” verso uno o più operatori finanziari, allora l’agente “redige e notifica telematicamente al terzo, senza indugio, l’ordine di pagamento”.

Conti non più bloccati

C’è un altro cambiamento importante da evidenziare: precedentemente il conto veniva bloccato fino a quando non veniva saldato il debito, una mossa che in un certo senso agevolava e velocizzava la procedura. Questo adesso non sarà più possibile.

Sono comunque previste una serie di misure finalizzate a proteggere i dati personali, e ulteriori misure di “garanzia a tutela dei diritti e delle libertà degli interessati”. Da un punto di vista tecnico come si svolgerà la procedura? I dettagli saranno stabiliti da un decreto del Ministero dell’Economia e della Finanze, che prima consulterà l’Abi, l’associazione delle banche, l’Associazione italiana dei prestatori e dei servizi di pagamento e il Garante della protezione dei dati personali.

In ogni caso il pagamento non sarà effettuato all’oscuro del contribuente debitore, che infatti riceverà una notifica dell’ordine di pagamento entro un mese dalla notifica del creditore. In caso contrario l’intera operazione è da considerarsi nulla.

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