Pubblicato il 26 Giugno 2025
Un appunto inedito riaccende l’attenzione sulla strage di via D’Amelio
PALERMO, 26 giugno 2025.
Un documento finora sconosciuto, emerso durante recenti perquisizioni, getta nuova luce sul caso della scomparsa dell’agenda rossa del giudice Paolo Borsellino. Le ispezioni si sono svolte in tre luoghi riconducibili all’ex procuratore di Caltanissetta Giovanni Tinebra, deceduto da otto anni. L’obiettivo era chiarire il contesto in cui si verificarono il depistaggio sulla strage di via D’Amelio e la sparizione dell’agenda personale del magistrato.
Il documento del 20 luglio 1992
A rendere nota la scoperta è il procuratore Salvatore De Luca, che ha diffuso una comunicazione ufficiale dopo l’intervento dei carabinieri del Ros.
Tra gli atti dell’inchiesta è stato rinvenuto un appunto datato 20 luglio 1992, ovvero il giorno successivo alla strage. Il documento, firmato da Arnaldo La Barbera, ex capo della squadra mobile di Palermo, afferma che: “In data odierna, alle 12, viene consegnato al dottore Tinebra uno scatolo in cartone contenente una borsa in pelle e un’agenda appartenenti al giudice Borsellino“.
Un documento mai trasmesso alla magistratura
Il procuratore De Luca evidenzia che questo appunto non era mai stato trasmesso agli inquirenti durante le indagini sulla strage, né La Barbera lo ha mai citato durante le sue deposizioni.
Inoltre, sottolinea che il documento non reca alcuna firma di ricevuta da parte di Tinebra, il che rende difficile stabilire se la consegna sia davvero avvenuta.
Dubbi sull’identità dell’agenda
Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Caltanissetta, non è possibile affermare con certezza che l’agenda consegnata fosse la celebre agenda rossa, oppure un altro oggetto personale del giudice Borsellino, che effettivamente è stato ritrovato in seguito.
Il procuratore aggiunge un dettaglio significativo: “Non può sottacersi che, in ogni caso, tale borsa sarebbe pervenuta nella disponibilità di La Barbera già la sera del 19 luglio. Se quanto scritto nell’appunto fosse vero, La Barbera avrebbe avuto tutto il tempo di prelevare o fare copia della più volte citata agenda rossa“. Fonte Ansa