Oggetti smarriti Bologna: oggi riapre l’ufficio

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Oggetti smarriti Bologna. Oggi l’ufficio riapre al pubblico su appuntamento nei locali di Liber Paradisus. Premiato il racconto vincitore del progetto di riciclo creativo nelle scuole “L’oggetto che non getto”.

L’Ufficio oggetti rinvenuti del Comune raccoglie ogni anno oltre 9.000 oggetti smarriti, pubblica mensilmente un loro elenco per restituirli entro un anno al proprietario e nei due mesi successivi alla persona che l’ha trovato e consegnato.

L’Ufficio, dopo la pausa dell’attività dovuta all’emergenza sanitaria, riaprirà al pubblico oggi giovedì 11 giugno 2020 sia per la consegna degli oggetti che per la restituzione. Sarà possibile recarsi allo sportello solo su appuntamento, con mascherina e guanti, seguendo le indicazioni presenti nella struttura. L’accesso ai locali sarà consentito a una sola persona per volta, prenotando alla mail: ufficiooggettirinvenuti@comune.bologna.it

Nel caso in cui l’oggetto non venga ritirato il Comune può venderlo all’asta o donarlo tramite bando a progetti di valore sociale, didattico in tema ambientale, di riuso e di riciclo, come “L’oggetto che non getto”.

Lo scorso 30 maggio si è conclusa con la premiazione su Facebook, la terza edizione del progetto “L’oggetto che non getto”, l’iniziativa culturale di riciclo creativo realizzata dall’associazione Visu-Ali in collaborazione con il quartiere Santo Stefano e l’Ufficio oggetti rinvenuti del Comune, che ha visto coinvolte 31 classi delle scuole superiori.

Il concorso vuole dare una seconda opportunità agli oggetti smarriti consegnati all’ufficio oggetti rinvenuti, facendoli rivivere in brevi racconti scritti dagli studenti. Tema di quest’anno era la foresta Amazzonica e gli incendi del 2019, gli studenti dovevano infatti ambientare lo smarrimento in questo contesto o collegarlo in qualche modo al racconto. La vincitrice è Alessia Strazzari, del Liceo Fermi, con il racconto dal titolo “Bruciato, la storia di un piccolo cuscino blu mezzo bruciato testimone muto degli incendi nella foresta amazzonica.

Sono nove gli istituti che hanno aderito: Fermi, Bassi, Malpighi, San Luigi, Aldrovandi- Rubbiani, Marconi, Salesiani, Sant’Alberto Magno e Sabin. I 25 racconti selezionati, tra i 700 inviati, sono stati raccolti nel volume “L’og-getto che non getto” corredato dalle foto degli oggetti, che saranno invece donati alle associazioni Re-use with Love e Antoniano. Per ognuno dei finalisti saranno piantati nella foresta amazzonica 2 alberi a sostegno del progetto Camino Verde.

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Redazione Bologna

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