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Omicidio alla moschea in Francia: il killer si consegna a Pistoia

Pubblicato il 28 Aprile 2025

Oliver A. si presenta spontaneamente alla polizia italiana

Oliver A., 21enne francese, si è presentato spontaneamente in una stazione di polizia a Pistoia, dopo essere stato ricercato per tre giorni dalla polizia francese per l’omicidio di Aboubakar Cissé, giovane maliano accoltellato nella moschea “Grand Combe” nel Gard, nel sud della Francia.

L’arresto è avvenuto intorno alle 23 di domenica 27 aprile, come annunciato dal procuratore di Alès, Abdelkrim Grini, che ha dichiarato: “Di fronte all’efficacia e alla determinazione delle forze dell’ordine, il responsabile non ha avuto altra scelta che costituirsi. È stata la decisione migliore che potesse prendere”.

La brutale aggressione ripresa dalle telecamere

L’omicidio risale a venerdì 25 aprile, quando Oliver A. è stato ripreso dalle telecamere mentre si avventava su Aboubakar Cissé, intento a preparare la moschea per la preghiera del venerdì.

La vittima è stata colpita con almeno 40-50 coltellate. Dopo il massacro, il killer avrebbe filmato l’agonia del giovane con il telefonino, rivolgendogli insulti pieni di odio contro la sua religione.

Secondo numerose associazioni e cittadini francesi, l’omicidio sarebbe il risultato di un clima d’odio crescente, alimentato negli ultimi mesi anche da discorsi politici estremisti. Ieri a Parigi, centinaia di persone hanno partecipato a una marcia contro l’islamofobia.

Le reazioni politiche alla tragedia

Sull’episodio è intervenuto anche il presidente Emmanuel Macron, esprimendo vicinanza alla famiglia di Cissé e alla comunità musulmana francese.

Il ministro della Giustizia Gérald Darmanin ha condannato l’omicidio definendolo “un atto spregevole che ferisce il cuore di tutti i credenti”.

La Grande Moschea di Parigi ha chiesto alle autorità di valutare se si tratti di un atto terroristico e di riconoscere la gravità e la portata dell’accaduto, sottolineando l’importanza di garantire la sicurezza di tutti i cittadini.

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