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Omicidio di Castrì, altra svolta nel processo Montinaro

Pubblicato il 7 Giugno, 2023

Arriva un altro importante colpo di scena nel processo circa l’omicidio di Castrì. La Corte d’Assise di Lecce ha disposto la perizia psichiatrica per uno dei quattro imputati sotto processo per l’omicidio del 75enne Donato Montinaro, falegname in pensione e vedovo, trovato senza vita, legato e imbavagliato, nella sua abitazione a Castrì di Lecce, nella notte fra il 10 e l’11 giugno 2022. La Corte, presieduta da Pietro Baffa, ha accolto la richiesta avanzata dal difensore di Patrizia Piccinni, 49enne originaria di Modugno, ma residente nel Salento, ad Alessano, l’avvocato David Alemanno, per l’accertamento della capacità di intendere e volere al momento dei fatti e della capacità di stare in giudizio sulla scorta del deposito di una documentazione sanitaria.

Omicidio di Castrì, i prossimi passi del processo

Le operazioni peritali inizieranno il prossimo 15 giugno e le conclusioni saranno illustrate in occasione dell’udienza del 3 ottobre. I quattro imputati, tutti presenti in aula, sono accusati di omicidio volontario con l’aggravante di aver agito in più persone, di aver posto la vittima in stato di incapacità ad agire, di rapina e di aver commesso il fatto in una dimora privata. Secondo l’accusa del processo sull’omicidio di Castrì, Montinaro sarebbe stato ucciso col fine di rapinarlo dei soldi custoditi in casa. La Piccinni è imputata in concorso con Angela Martella, Antonio Esposito, ed Emanuele Forte.

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