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Omicidio di Castrì, svolta nelle indagini. Ecco i risultati dell’autopsia

Pubblicato il 17 Giugno, 2022

L’esame autoptico sul corpo ha dato l’esito che tutti immaginavano. Donato Montinaro, 75enne di Castrì di Lecce, ucciso tra venerdì notte e sabato mattina scorso e trovato legato mani e piedi ad una sedia con i pantaloni abbassati e la testa incappucciata nella cucina della sua abitazione in via Roma, è morto per le violenze subite. L’autopsia, effettuata nella giornata di ieri sul corpo, non ha riservato sorprese. L’anziano è morto ucciso di botte. Pestato con calci e pugni su tutto il corpo, ma soprattutto in volto. Ora, restano da capire autore (o, a quanto pare, autori del gesto) e il movente.

L’ipotesi di un torto fatto a qualcuno, che è stato vendicato con quell’aggressione così brutale, resta la pista numero uno che gli inquirenti stanno seguendo. Intanto è emerso un nuovo elemento utile alle indagini che potrebbe rivelarsi fondamentale. A pochi metri dall’abitazione della vittima, infatti, è stato ritrovato un telefono cellulare che gli inquirenti stanno analizzando per bene per capire se può essere legato all’omicidio e può rappresentare una chiave di lettura importante nelle indagini. Di chi è lo smartphone? Chi lo ha smarrito? Potrebbe essere stato smarrito da uno degli aggressori? Queste le domande a cui gli inquirenti, il cui lavoro continua senza sosta, dovranno rispondere.

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