Pubblicato il 17 Gennaio, 2023
A due anni dalla tragico scomparsa Veronica Di Nitto, non si hanno ancora notizie del suo assassino. La donna di Latina, residente a San Francisco, fu ritrovata semi carbonizzata dai vigili del fuoco che spensero l’incendio appiccato nel suo appartamento dall’omicida nel vano tentativo di nascondere le tracce del delitto. Era il il 15 gennaio del 2021. La polizia americana, a conclusione delle indagini, ha individuato nell’ex fidanzato, il messicano Renato Yedra Briseno, l’autore del delitto.
A quanto si apprende dalla famiglia di Veronica, infatti, ad oggi le autorità della California non hanno ancora fatto richiesta al Messico di rintracciare l’uomo di 37 anni.
Una vicenda che ha sconvolto una famiglia e per la quale il papà della donna non vuole darsi per vinto. L’uomo, come riportato dai colleghi de Il Messaggero, è stato ricevuto nei giorni scorsi al ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dal dottor Massimo Branciforte. “È stata la prima volta in due anni – racconta – che mi hanno accolto negli uffici degli Affari Esteri per affrontare il caso della morte di mia figlia. Prima di questo momento erano state presentate interrogazioni parlamentari e mi ero appellato pubblicamente alle più alte istituzioni, compresi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Papa, ma non ero mai stato ricevuto. Questo incontro mi ha restituito fiducia: al Ministero si sono messi a disposizione comunicandomi che il dottor Branciforte seguirà in prima persona la storia. Fino ad oggi, infatti, la polizia degli Stati Uniti ha chiuso le indagini identificando come presunto responsabile Renato Yedra Briseno. A suo carico ci sono svariate prove: la macchina abbandonata ritrovata in un parco vicino al luogo del delitto, i frame delle telecamere che lo hanno ripreso mentre acquistava una tanica di benzina”.
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