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Omicidio di Specchia. Arrestato il fratello, ora decisiva l’autopsia

Pubblicato il 27 Marzo 2023

È stato fermato, arrestato ed ha passato la sua prima notte in carcere, Nicola Scupola, il presunto autore dell’omicidio di Specchia, 70enne fratello di Vincenzo, il 79enne il cui corpo senza vita era stato trovato all’interno di una cisterna nelle campagne di Specchia. I sospetti degli inquirenti che avevano da subito concentrato le indagini sull’uomo, sarebbero stati confermati al termine dell’interrogatorio terminato dopo molte ore nella stessa giornata in cui è avvenuto il fermo dell’uomo. Dunque il movente sarebbe un motivo familiare, in particolare una lite che sarebbe degenerata e alla base della quale ci sarebbe la gestione di alcuni terreni di famiglia, un paio di terreni confinanti. Liti che andavano avanti da tempo e che avevano portato i fratelli a non sopportarsi più. Queste diatribe, infine, sarebbero la causa ed il movente dell’omicidio di Specchia. Nel corso della sua deposizione il fratello, presunto omicida, avrebbe anche ammesso di aver colpito la vittima con un bastone per difendersi da un’aggressione innescata proprio dalla vittima, ma non avrebbe confessato l’omicidio.

Omicidio di Specchia, le ipotesi al vaglio degli inquirenti

Diverse le ipotesi ancora al vaglio degli inquirenti. Le opzioni sono essenzialmente tre. Si sta cercando di capire se la vittima sia caduta nella cisterna nel tentativo di sfuggire ai colpi inferti dal fratello, se il corpo sia stato nascosto dopo essere stato ucciso oppure, ancora, se fosse vivo quando caduto o gettato nella cisterna e successivamente annegato. Solo l’autopsia, disposta per le prossime ore dalla Procura, potrà chiarire ogni aspetto di questa vicenda e di quello che può essere a tutti gli effetti definito l’omicidio di Specchia, magari insieme alle testimonianze raccolte dai poliziotti nei momenti immediatamente successivi al loro arrivo in quella zona di campagna. Il tutto, nella giornata di sabato, era partito proprio dalla testimonianza di un uomo che aveva allarmato la Polizia, poi giunta sul posto, dicendo di aver visto un uomo a terra, morto in un lago di sangue ed al suo fianco un altro uomo con il bastone.