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Matteo Verdesca e Donatella Miccoli in una immagine tratta dal profilo Facebook dell'uomo. Una donna di 38 anni, Donatella Miccoli, è stata uccisa con una coltellata da suo marito che al momento è ricercato. L'omicidio è avvenuto la scorsa notte nella loro abitazione a Novoli (Lecce), poco prima delle 2. A quanto si apprende, in casa non c'erano i loro figli che sarebbero stati portati dal marito a casa della nonna. Il nome del marito in fuga è Matteo Verdesca. Ieri sera Donatella, suo marito e i loro figli sono stati visti insieme in piazza per la festa di San Luigi. Secondo prime testimonianze, i vicini di casa li avrebbero sentiti litigare. Le ricerche del marito sono in corso anche con l'ausilio di un elicottero. FACEBOOK MATTEO VERDESCA

Omicidio-suicidio di Novoli. La rivelazione di Matteo: “Mamma, ho fatto un casino…”

Pubblicato il 19 Giugno, 2022

Emergono importanti novità e retroscena circa il terribile episodio avvenuto tra la scorsa notte e questa mattina a Novoli. Matteo Verdesca, 38enne, ha ucciso con quattro coltellate intorno alle due di notte la moglie, quasi 39enne, Donatella Miccoli, all’interno della loro abitazione a Novoli. L’uomo, dopo essere fuggito e aver fatto perdere le proprie tracce a bordo della Renault Clio di proprietà della moglie, è stato ritrovato in tarda mattinata morto carbonizzato in campagna. Il 38enne, secondo quanto emerge, avrebbe cosparso l’auto di benzina e poi si sarebbe steso dentro, provocando la sua morte. La forze dell’ordine, che avevano avviato fin da subito le ricerche dell’uomo, lo hanno ritrovato, quindi, carbonizzato all’interno dell’auto in una campagna alla periferia di Novoli.

Secondo una prima ricostruzione il movente del femminicidio sarebbe da ricercare in una gelosia morbosa che Matteo provava nei confronti della moglie. Dopo l’ennesimo litigio violento, il gesto folle e le coltellate. Gesto che ora lascia completamente senza genitori i due figli, un maschietto ed una femminuccia, rispettivamente di sette e due anni. Un altro importante retroscena della vicenda ricostruisce i momenti immediatamente successivi all’omicidio e alla fuga di Matteo. L’uomo, infatti, sarebbe passato da casa della madre, a Veglie, paese in cui è nato e le avrebbe pronunciato alcune parole. Poche, fredde, ma inequivocabili: “Mamma, ho fatto un casino”. Poi, la fuga ed il suicidio. Dopo questo racconto, infine, sarebbe stata proprio la madre di lui a chiamare le forze dell’ordine e raccontare quanto accaduto.

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