Pubblicato il 16 Gennaio 2025
Nel corso della requisitoria il rappresentate dell’accusa ha affermato che la “morte di Willy è un evento indecente sia nelle modalità in cui è avvenuta sia per i motivi”.
“Condannare i fratelli Gabriele e Marco Bianchi all’ergastolo non riconoscendo per loro le attenuanti generiche”.
E’ questa la richiesta del pg della Corte di Appello di Roma nell’ambito del secondo processo d’appello a carico dei due fratelli accusati dell’omicidio volontario di Willy Monteiro Duarte, ucciso nella notte tra il 5 e il 6 settembre del 2020 a Colleferro, in provincia della Capitale.
L’appello bis era stato disposto dalla Cassazione limitatamente al riconoscimento delle attenuanti mentre la responsabilità penale per l’omicidio è passata in giudicato.
Nel primo processo di appello i due imputati erano stati condannati a 24 anni.
Nel corso della requisitoria il rappresentate dell’accusa ha affermato che la “morte di Willy è un evento indecente sia nelle modalità in cui è avvenuta sia per i motivi”.