Operazione Nas in tutta Italia: al “Papardo” di Messina sequestro penale di 2 ambulanze di associazioni private

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Nell’ambito della strategia realizzata dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute nel settore della sicurezza sanitaria durante l’attuale periodo di emergenza pandemica, si annoverano i controlli dei veicoli impiegati nel trasporto e soccorso sanitario, con la verifica degli standard di sicurezza ed igiene delle autoambulanze.

La campagna di verifiche a livello nazionale svolta dai Carabinieri dei NAS,  d’intesa con il Ministero della Salute, ha interessato complessivamente 1.297 ambulanze impiegate in servizi di emergenza – urgenza sanitaria e nel trasporto di infermi, individuando 160 mezzi non conformi alle normative che disciplinano la corretta erogazione del servizio e la sicurezza di operatori e pazienti a bordo.

In tale contesto, sono state contestate 52 violazioni penali e 113 amministrative in materia  di sicurezza nei luoghi di lavoro, mancanza di idonee procedure di pulizia e sanificazione dei mezzi sanitari, presenza di parti arrugginite e incrostate, impiego di mezzi privi di autorizzazioni e requisiti per svolgere adeguatamente il trasporto di malati.

29 violazioni sono riconducibili alla mancata adozione dei sistemi di prevenzione incendi e di revisione degli estintori, mentre ulteriori 20 riguardano la detenzione, a bordo dei mezzi o come scorte di magazzino, di farmaci, bombole di ossigeno e dispositivi medici scaduti di validità. Nel corso dei controlli sono state infatti sequestrate 154 confezioni di farmaci, tra antidolorifici e anestetici, e 38 bombole di ossigeno medicinale tutti scaduti di validità; medesima motivazione ha determinato il vincolo di 464 dispositivi medici (ago-cannule, maschere per anestesia e per ossigeno, sondini e deflussori), altrettanto importanti per un immediato primo soccorso o trattamento sul mezzo di pazienti bisognosi.

In particolare, i NAS di Catania hanno svolto una serie di accertamenti e sopralluoghi anche all’Ospedale “Papardo” di Messina, che hanno determinato il sequestro penale di ulteriori due autoambulanze di associazioni private, entrambe risultate prive di autorizzazione sanitaria e dei requisiti, sebbene avessero appena concluso il trasporto di pazienti presso i presidi sanitari.

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Redazione Messina

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