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Operazione Skipper, catturata in Brasile la mente dell’organizzazione criminale

Pubblicato il 3 Febbraio, 2021

L’esecuzione di almeno tre delle misure coercitive emesse per quanto riguarda l’operazione Skipper, ha richiesto l’internazionalizzazione del provvedimento restrittivo dell’Autorità Giudiziaria e la stretta collaborazione con le Autorità di Polizia estere, come Germania e Brasile. Ed è proprio in Brasile che è avvenuta la cattura di Alduino Giannotta, a conclusione di una perfetta attività di cooperazione di Polizia che ha visto impegnati diversi uffici di Polizia Italiani e Brasiliani. L’arrestato, la cui residenza olandese di Amsterdam era stata nella giornata di ieri oggetto di perquisizione da parte della Polizia del posto, si era da tempo con la moglie stabilito nello stato di Pernanbuco in Brasile e, con i proventi dell’attività criminale, aveva avviato una redditizia impresa di costruzione specializzata nell’edilizia di lusso. L’arresto, che arriva a perfezionamente dell’Operazione Skipper, è stato eseguito in Brasile, alle ore 15 di ieri (19 in Italia), dalla Polizia Federale Brasiliana in stretta collaborazione con la DCSA (Direzione Centrale dei Servizi Antidroga) e le sue articolazioni estere, il servizio Interpol della Direzione Centrale Polizia Criminale, la Coordenadoria Geral de Policia de Repressao a Drogas, Armas e Faccoes e la Squadra Mobile della Questura di Lecce. 

Operazione Skipper, come è avvenuta la cattura di Giannotta

La Polizia Federale Brasiliana aveva localizzato la lussuosa “fazenda” di Giannotta nella cittadina di Camaragibe vicinissima alla nota località turistica, Recife, già da diversi giorni ma, essendo la stessa provvista di un sistema di video sorveglianza che non consentiva un’azione rapida che portasse all’arresto, ha atteso che l’uomo uscisse per operare in sicurezza e garantire l’obiettivo. La mente dell’organizzazione scoperta ieri grazie all’Operazione Skipper, infatti, è stato fermato e arrestato a bordo della propria vettura all’uscita della dimora brasiliana, che sorge su di un residence di 15.800 mq, all’interno del quale insistono diverse altre villette, da lui stesso costruite. Ai fini del conseguimento del brillante risultato investigativo, è stata fondamentale la collaborazione fornita dalla Polizia federale Brasiliana che ha operato servizi di osservazione e pedinamento del soggetto da catturare per diversi giorni. L’attività dell’autorità di polizia brasiliana rispecchia in pieno le linee guida dettate dalla Polizia Federale per l’arresto dei leader di organizzazioni criminali transazionali nel pieno rispetto della cooperazione internazionale di Polizia. Per l’arresto della mente dell’organizzazione sgominata dall’Operazione Skipper, valutata anche la caratura criminale del soggetto e il rischio che lo stesso potesse nuovamente allontanarsi facendo perdere le sue tracce, è stato necessario un provvedimento d’urgenza emesso dal Supremo Tribunale Federale Brasiliano attivato dal Servizio Interpol Brasile su richiesta del collaterale italiano. Alla moglie, D.N. L.M., 47enne brasiliana, destinataria della misura dell’obbligo di firma, non è stato possibile notificare il provvedimento poiché non valido in terra brasiliana. 

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