Pubblicato il 21 Giugno 2025
Una mozione unitaria accende il dibattito sulla politica estera
Mentre il conflitto in Medio Oriente continua a mietere vittime, Pd, M5S e Alleanza Verdi-Sinistra si uniscono in un’azione parlamentare decisa: presentata una mozione alla Camera per revocare il memorandum di cooperazione militare tra Italia e Israele. I firmatari – Elly Schlein, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni – chiedono anche lo stop immediato a ogni forma di collaborazione militare con Tel Aviv.
“Complicità silenziosa con Netanyahu”: dure accuse al Governo Meloni
Nel testo della mozione, i leader dell’opposizione denunciano la posizione dell’esecutivo italiano definendola una “silente complicità” con le politiche del premier israeliano Benjamin Netanyahu, accusato di guidare una strategia militare responsabile di crimini contro l’umanità a Gaza e di piani di annessione coloniale in Cisgiordania. “Il Governo Meloni si è limitato a parole di circostanza, evitando qualsiasi azione concreta in sede europea, come la richiesta di sanzioni contro Israele”, si legge nella mozione.
“Questo massacro non sarà fatto in nostro nome”
Schlein, Conte, Bonelli e Fratoianni non usano mezzi termini: “Non lasceremo che l’Italia venga macchiata dalla pavidità di Meloni e dei suoi epigoni”, affermano.
“Noi non ci gireremo dall’altra parte: questo massacro non continuerà in nostro nome”.
Una presa di posizione netta, che punta a scuotere il dibattito pubblico e a costringere l’esecutivo a rivedere le proprie relazioni con Israele, almeno sul fronte militare.
Segnali di unità a sinistra, nonostante le divergenze sul riarmo europeo
La mozione rappresenta un raro momento di coesione tra le opposizioni, che trovano una piattaforma comune sul rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale. Tuttavia, le divisioni interne alla sinistra permangono, specialmente sul tema del riarmo europeo.
Oggi, sabato 21 giugno, a Roma è in corso una manifestazione della campagna “Stop Rearm Europe”. con la presenza di Conte, Bonelli e Fratoianni. Assente Elly Schlein, impegnata a gestire le tensioni interne al Partito Democratico su guerra e difesa comune europea.