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Orgia gay in casa del prete, malore per uno dei partecipanti: lo scandalo è servito

Pubblicato il 24 Ottobre, 2023

Un clamoroso scandalo ha investito il mondo ecclesiastico della Polonia, finendo col far tremare addirittura le porte del Vaticano. Papa Francesco ha accettato le dimissioni del vescovo della Diocesi di Sosnowiec Grzegorz Kaszak in seguito ad un’orgia gay che ha avuto luogo nella casa di un prete nella cittadina di Dabrowa Gornicza.

Il festino gay a casa del prete

Come hanno riportato i media polacchi sotto inchiesta è finito Tomasz Zmarzly, della parrocchia della Beata Vergine Maria degli Angeli, il proprietario della casa dove sarebbe stata organizzata un’orgia gay.

Il festino è stato interrotto da un episodio che poteva avere risvolti tragici: uno dei partecipanti, a quanto pare un amico del religioso, dopo aver assunto un farmaco simile al Viagra si è sentito male. Un gigolò presente, preoccupato per la situazione, ha chiamato i paramedici, ma il sacerdote si sarebbe rifiutato di farli entrare temendo per la sua reputazione e avrebbe intimato loro di andarsene.

A quel punto è stata chiamata la polizia, che ha fatto irruzione all’interno dell’abitazione ed è riuscita a portare l’uomo in ospedale privo di sensi. Una fonte ha rivelato al quotidiano Gazeta Wyborcza quanto segue: “L’evento è stato organizzato dal prete ed era puramente sessuale. I partecipanti hanno preso pillole contro l’impotenza”.

L’intervento del vescovo Kaszak

Grzegorz Kaszak, vescovo 59enne di Sosnowiec, è stato coinvolto indirettamente nello scandalo essendo la figura di vertice della parrocchia del sacerdote e in un primo momento aveva nominato una commissione “per spiegare urgentemente le circostanze della situazione”.

Nei giorni seguenti, con rassegnazione, ha invece scritto una lettera ai sacerdoti dicendosi pronto ad accettare le conseguenze dello scandalo. Tuttavia ha voluto isolare le mele marce e ha difeso gli altri sacerdoti di Dabrowa Gornicza: “I recenti fatti di Dabrowa Gornicza ci hanno riempito di grande dolore, vergogna e rabbia. Non sappiamo tutto esattamente, la procura sta indagando sul caso per violazioni del diritto civile, mentre la nostra commissione sta indagando sul caso per violazioni del diritto divino e canonico.

Mentre scrivo queste parole, il lavoro è ancora in corso, quindi è difficile commentare cosa sia successo esattamente. Etichettare tutti i sacerdoti di Dabrowa Gornicza è sbagliato. Qualsiasi generalizzazione a questo riguardo è ingiusta”.

Nel frattempo papa Francesco ha accettato le dimissioni di Kaszak, che però non bastano a cancellare uno scandalo che ha sconvolto l’intero mondo religioso polacco.

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