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Ornella Muti

Ornella Muti e Naike Rivelli: “Meglio la cannabis, e solo vaporizzata” (VIDEO)

Pubblicato il 11 Gennaio 2023

”Sono quattro anni che abbiamo aperto un centro di informazione sulla cannabis, l’Ornella Muti & Hemp Club, finalmente ne parlano. Visto che tanti artisti fanno uso di marijuana perché non si espongono anche loro parlando dell’uso della cannabis a scopo terapeutico?”.

Così Ornella Muti e la figlia Naike Rivelli.

Che fossero a favore della cannabis legale era ben noto. Le due quattro anni fa hanno aperto perfino un centro di informazione sulla marijuana.

Oggi, però, sono tornare a dire la loro sul tema cannabis a scopo terapeutico ma anche ricreativo cogliendo la palla al balzo dopo la puntata de Le Iene di ieri sera. Il programma di Italia 1 ha toccato l’argomento con un servizio che ha visto protagonista la star di Masterchef, Joe Bastianich che a New York ha aperto un primo negozio in cui si può vendere legalmente marijuana.

“Quando abbiamo visto ieri sera il servizio de Le Iene abbiamo detto: Wow, finalmente iniziano a parlarne! Bastianich è un mito, gli facciamo un grande applauso” hanno rivelato Ornella e Naike. 

Anche sulla cannabis a uso ricreativo Naike si dice favorevole: ”Ognuno deve poter fare ciò che vuole ma voglio precisare che sia io che la mamma siamo contro la combustione esiste un vaporizzatore che noi sponsorizziamo e che permette di inalare l’erba senza farsi venire il cancro. Chi fa uso di cannabis a uso ricreativo lo fa per calmare l’ansia e per curare l’ansia o un attacco di panico è sicuramente meglio inalare un po’ di marijuana che prendere farmaci come lo Xanax o altri ansiolitici che hanno invece un sacco di effetti collaterali”.

La Muti, poi, ha voluto sottolineare che per lei è fondamentale poter scegliere come curarsi: “Sono pochissimi i medici in Italia che ti prescrivono la cannabis. Negli Stati Uniti la usano anche persone sulla sedia a rotelle, con l’Alzheimer e tanti anziani per curarsi. Se noi avessimo avuto informazioni adatte e medici propensi a darci una mano con la cannabis avremmo potuto gestire la senilità e il tumore di mia madre che aveva 93 anni in maniera migliore. Avrebbe sicuramente sofferto di meno”.

“Il vero problema – concludono, infine, la Muti e sua figlia – è che esiste un mondo di informazioni sulla cannabis che in Italia viene tenuto nascosto, ora grazie a ‘Le Iene’ finalmente inizia a venire fuori”.