Pubblicato il 18 Marzo, 2022
Un giudice onorario di 48 anni del Tribunale dei Minori di Napoli è stato condannato a 10 mesi di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, con l’accusa di aver adescato bambine e ragazzine in chat.
La sentenza è stata emessa dal Tribunale Monocratico di Roma ed i fatti risalgono al biennio 2016-2017. Secondo le indagini l’uomo effettuava almeno 9 approcci al giorno con le minori, per un totale di 20.000 messaggi, utilizzando un account fittizio. La denuncia sarebbe partita proprio da un parente del giudice, messo in allerta da sua moglie.
L’uomo approcciava alle ragazze con frasi più “morbide” ma comunque con un linguaggio esplicito, del tipo “deve essere stupendo fare l’amore con te”. Quelle stesse frasi diventavano poi sempre più volgari col passare del tempo.
I casi accertati sono almeno di due ragazzine che, tramite l’associazione “Caramella Buona”, si sono costituite parte civile.
Queste le parole di Roberto Mirabile, presidente della Onlus “La Caramella Buona”: “Quando siamo venuti a conoscenza di tale condotta abbiamo valutato approfonditamente quanto in nostro possesso e abbiamo deciso di costituirci parte civile al processo, perché combattiamo la pedofilia da 25 anni e lo facciamo con ancora più forza quando a macchiarsi di questo reato sia un soggetto che dovrebbe proteggere i bambini e non importunarli.
Grazie al lavoro del nostro avvocato Monica Nassisi siamo riusciti a confermare con forza il quadro accusatorio e il giudice ha condannato l’imputato nonostante il Pubblico Ministero ne avesse richiesto l’assoluzione”.
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