A poche ore dalla cattura dell’orsa JJ4 ‘responsabile’ della morte del runner 26enne Andrea Papi lo scorso 5 aprile, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, (nella foto d’apertura) ribadisce la sua posizione. “È una notizia che avremmo voluto dare nel 2020, a seguito di un’altra aggressione ai danni di padre e figlio, quando emettemmo le ordinanze di cattura e abbattimento per le motivazioni che più volte abbiamo spiegato”, ha detto Fugatti che poi ha aggiungo: “C’è l’amarezza per quanto accaduto in questo tempo e questo conta nelle emozioni del popolo trentino. JJ4 è al Casteller e abbiamo consegnato al Tar la documentazione richiesta. L’auspicio è che il Tar possa anticipare la decisione rispetto all’11 maggio. In caso di giudizio positivo procederemo all’abbattimento”.
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“Attorno alle 23 il Corpo forestale ha catturato JJ4 con le modalità della gabbia tubo. In tempi celeri, rispetto alle problematiche tecniche e procedurali, il personale forestale è riuscito a catturare l’orso. È la dimostrazione che le nostre strutture sono in grado di catturare gli animali pericolosi. Ho avvisato il ministro e le istituzioni locali”, ha dichiarato Fugatti.
“Abbiamo rafforzata la presenza delle forze dell’ordine davanti al Casteller per eventuali manifestazioni degli animalisti che sono la conseguenza di quanto accaduto. Fugatti ha aggiunto: “Nei prossimi giorni sarà convocato anche il tavolo di confronto con il ministero dell’ambiente per studiare le modalità e la concreta possibilità del trasferimento degli orsi in eccesso”.
“Noi avremmo voluto abbattere l’orso sul posto” ha detto il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, durante la conferenza stampa. “Lo strumento che abbiamo individuato assieme ai veterinari a supporto è l’eutanasia, un metodo meno cruento rispetto agli spari” ha spiegato Raffaele De Col, dirigente generale di dipartimento Protezione civile, foreste e fauna della Provincia Autonoma di Trento rispondendo ad una domanda dopo la cattura.
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“Alle 12 è stato convocato dal prefetto il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica dove punteremo l’attenzione su MJ5, su cui pende un’ordinanza di abbattimento con parere favorevole di Ispra, e su M62 per cui chiederemo l’abbattimento. MJ5 è un plantigrado di 3 quintali di peso che può fare anche 30 chilometri al giorno”, ha continuato il presidente della Provincia di Trento.
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