Otto platani saranno abbattuti

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CANCRO COLORATO DEL PLATANO, OTTO ABBATTIMENTI PER FERMARE LA MALATTIA

Il cancro colorato del platano, fungo patogeno molto aggressivo, non ha risparmiato la città di Piombino: otto platani saranno abbattuti al fine di arginare la malattia e impedire che infetti le piante sane. Gli interventi sono stati programmati a seguito dei recenti sopralluoghi effettuati dal Servizio Fitosanitario della Regione Toscana, che hanno riscontrato la presenza del fungo in alcune piante di platano presenti in città. Degli otto alberi, tre sono situati in via della Repubblica e uno in via Leonardo da Vinci e risultano malati; altri due sono invece troppo vicini e a forte rischio infezione. Infine, sempre in via Leonardo da Vinci, altre tre piante già morte saranno abbattute.

“L’abbattimento degli alberi è sempre un evento triste – ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Marco Vita -, ma purtroppo in questo caso è indispensabile per tutelare le altre piante. Gli arbusti colpiti da questo fungo patogeno di origine americana, denominato comunemente cancro colorato del platano, sono destinati inesorabilmente a morire. Il fungo è molto contagioso e si può diffondere dagli alberi infetti a quelli sani sia naturalmente, attraverso il contatto radicale, che a causa di interventi da parte dell’uomo, come scavi, operazioni di potatura o eliminazione delle piante infette, dal momento che segatura e frammenti di legno possono essere elementi di contagio. Ad ogni modo non intervenire significherebbe non solo sottoporre le piante sane ai devastanti rischi dell’infezione, ma anche mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini, dato che le piante malate o morte potrebbero cedere. Nonostante gli abbattimenti comunque non è da escludere che in futuro altre piante possano risultare infette.  Sicuramente, non appena la situazione fitosanitaria sarà ripristinata le piante abbattute saranno sostituite con nuove essenze che non rischino la stessa patologia”.

La malattia si presenta attraverso una colorazione rossiccia all’esterno degli organi legnosi del tronco e dei rami, rarefazione e progressivi disseccamenti della chioma. L’elevata aggressività di questo fungo fa si che rientri nell’elenco dei patogeni per i quali è prevista una lotta fitosanitaria obbligatoria, ovvero il rispetto di una specifica normativa di derivazione unionale volta all’eradicazione o nei peggiori casi al contenimento del patogeno. Sempre in base a questa normativa, alcune aree del Comune di Piombino, a seguito di questi ritrovamenti, da oggi per almeno cinque anni saranno oggetto di particolari prescrizioni, poiché classificate come zone focolaio e tampone. Le prime rimozioni partiranno il 31 gennaio.

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Barbara Noferi

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