Pachino: assessore alla Legalità beccato con la ‘mazzetta’. Scatta l’arresto

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Arrestato Aldo Russo, (nella foto d’apertura dal profilo FB) vicesindaco di Pachino, Comune siracusano, è in forza al partito Diventerà Bellissima del ministro Musumeci. Fermato anche un ex funzionario.

Lo hanno trovato con la mazzetta ancora in mano, cos’, la squadra mobile di Ragusa ha arrestato – in flagranza di reato – per concussione il vicesindaco e assessore alla Legalità e consigliere comunale di Pachino, Aldo Russo, 57 anni e un ex funzionario, attualmente in pensione, del comune del Siracusano. I due sono stati bloccati dopo che, secondo l’accusa, avevano intascato una mazzetta per accelerare l’iter di una pratica.

La mazzetta da 25mila euro

L’assessore alla Trasparenza e alla Legalità è stato arrestato, subito dopo aver incassato una mazzetta da 25mila euro. a Pachino, in provincia di Siracusa. L’arresto in flagranza di reato con l’accusa di concussione è scattato per Aldo Russo, vicesindaco e assessore del comune siciliano, esponente di ‘Diventerà Bellissima‘, il movimento del ministro Nello Musumeci. Con lui è finito in manette Giuseppe Dimartino, 68 anni, ex funzionario comunale in pensione.

I fatti: la collaborazione della vittima

Nell’inchiesta è stata fondamentale la collaborazione della vittima, un imprenditore di Pozzallo, come spiegato dagli inquirenti della Polizia di Stato, coordinati dalla procura di Ragusa, guidata dal procuratore Fabio D’Anna.

I fatti. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, nel 2020 l’imprenditore aveva chiesto all’Ufficio tecnico del comune di Pachino un permesso per costruire un immobile. La concessione, dopo due anni, aveva avuto il parere favorevole dall’ufficio. Il passaggio successivo era la sua approvazione in una seduta del consiglio comunale, fissata per aprile.

A quel punto, secondo l’accusa, l’imprenditore ha ricevuto una ‘strana’ richiesta di incontro da parte del vicesindaco di Pachino con la domanda di una somma di denaro per definire in maniera favorevole la sua pratica in quanto, a suo dire, “alcuni tra i consiglieri non erano d’accordo a deliberare favorevolmente“. Russo, quindi, si sarebbe offerto per convincere la maggioranza a votare a favore della richiesta di permesso a costruire, per questo, chiedeva 25mila euro. L’imprenditore, ha avvertito la polizia e, subito dopo il passaggio di denaro, dunque, sono arrivati gli agenti della Squadra mobile di Ragusa. Foto dal profilo facebook

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Redazione Nazionale

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