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schianto con l'auto

Il padre muore nell’intossicazione di massa nella RSA: “Neanche una telefonata di condoglianze, in compenso è arrivata puntuale la fattura”

Pubblicato il 15 Febbraio 2025

Si continua a indagare per le tre morti sospette di altrettanti anziani all’interno di una RSA a Firenze, causate probabilmente da un’intossicazione alimentare. Intanto Lucia Samuelli, la figlia dell’86enne Gianpiero Samuelli che è deceduto, ha raccontato di non aver avuto neanche un messaggio di condoglianze da parte dell’RSA, che in compenso le ha mandato la fattura per i 9 giorni di degenza del padre, circa 600 euro.

Il racconto di Lucia Samuelli

Lucia Samuelli ha dichiarato al Corriere della Sera e a La Nazione che da parte dell’RSA non è arrivata alcuna telefonata né messaggi di cordoglio, in compenso si è vista recapitare puntualmente la fattura di 600 euro per i 9 giorni di degenza del padre. Ha anche lamentato una notevole freddezza da parte dell’ospedale nel comunicarle il decesso del padre.

La donna ha spiegato di essere stata avvisata che il padre, che aveva forti attacchi di vomito e diarrea, era stato trasferito d’urgenza in ospedale lunedì 10 febbraio verso le 6:00. Poco dopo è arrivata un’altra telefonata dall’ospedale, per avvisarla di affrettarsi poiché il padre era in fin di vita e poteva morire da un momento all’altro. Nel pomeriggio infatti è deceduto e il giorno dopo, 11 febbraio, si sono celebrati i funerali.

Solo in un secondo momento, apprendendo dai media che c’erano state due morti sospette in una RSA di Firenze per una presunta intossicazione alimentare, di cui non erano stati fatti i nomi, ha collegato la vicenda al decesso del padre e ha sporto denuncia.

L’indagine

Sono 4 le RSA fiorentine sotto indagine per il sospetto focolaio di gastroenterite provocato probabilmente da cibi adulterati o avariati, che ha causato il malore di 114 pazienti su 173. Gli inquirenti stanno indagando sulle cause della presunta intossicazione e le ipotesi di reati sono adulterazione o commercio colposo di sostanze alimentari e omicidio colposo. Nel fascicolo per ora non risultano indagati e la Procura ha disposto accertamenti di polizia giudiziaria che vede coinvolti anche gli ispettori dell’ufficio d’igiene dell’Asl Toscana Centro. Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti sarebbero finiti 4 alimenti sospetti, e cioè il passato di carote, un mix di verdure, il coniglio e una pizza con patate.

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