“La nomina di Domenico Musacchia a nuovo amministratore unico della Reset è una decisione che lascia a dir poco perplessi. Non si vede come questa nuova investitura, pur riguardante uno storico dirigente (peraltro in pensione da neanche un anno) e con una lunga esperienza all’ufficio Verde e vivibilità del Comune, possa capovolgere in positivo la situazione della consortile che oggi versa in una condizione finanziaria a dir poco preoccupante, espressa, non a caso, da perdite pari a 0,6 milioni di Euro. A ciò si aggiunga che finora la Re.se.t
non ha predisposto né il documento di budget 2021 né il piano industriale definitivo, e che per il secondo semestre di quest’anno potrebbe ricorrere alla Cassa Integrazione, viste le pesanti tensioni finanziarie legate ai lunghi tempi di incasso delle fatture emesse dalle altre società partecipate e dal socio unico.
Considerato che fino al 30 giugno di quest’anno i crediti vantati ammontavano a ben 9 milioni e mezzo di euro, ci si chiede quale miracolo possa produrre il recupero del Dr. Musacchia. Quale magico intervento possa attuare per fronteggiare questo disastro. Anziché puntare sempre ai soliti nomi, non sarebbe piuttosto il caso di puntare ad una figura nuova, che dia maggiori garanzie di dinamismo ed efficienza?”
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