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Palermo, cartellini “sospetti”: 18 dipendenti colpiti da misure cautelari e altri 37 indagati

Pubblicato il 5 Dicembre, 2020

Timbrature sospette sui cartellini, scoperte dopo segnalazione anonima. Cinque mesi di indagini di carabinieri e polizia municipale. Alla fine misure cautelari per 18 (obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) e altri 37 indagati. I militari hanno scoperto che alcuni dipendenti delle ditte partecipate Reset e Coime, che prestano servizio all’interno degli uffici dei Servizi Cimiteriali del Comune di Palermo, timbravano i cartellini per loro colleghi che invece erano assenti. La polizia municipale ha invece provato che alcuni dipendenti comunali addetti ai servizi di assistenza ai funerali e impiegati, dunque, prevalentemente in mansioni esterne, spesso sbrigavano faccende personali anziché svolgere il proprio servizio.

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