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Palermo: balla la danza del ventre ma per l’INPS è invalida da 38 anni. Sequestrati 200 mila euro

Pubblicato il 4 Maggio, 2022

Era invalida, ma miracolosamente riusciva a ballare la danza del ventre, a fare la spesa al supermercato. Più forte del destino avverso…

Magari fosse stato così. E’ l’ennesimo caso di sciacallaggio scoperto dalla Guardia di Finanza. Da un’indagine del comando provinciale di Palermo è emerso che una donna di Termini Imerese avrebbe simulato una grave disabilità mentale beneficiando, dal dicembre 1983, di un trattamento pensionistico di invalidità civile, integrato dall’indennità di accompagnamento, di oltre 800 euro al mese.

DA BEN 38 ANNI…

Alla 67enne sono stati sequestrati beni per 205.559,57 euro. La donna è indagata per truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Termini Imerese ed è stato eseguito dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Palermo. Le indagini sono state effettuate dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria delle Fiamme Gialle. Per gli inquirenti la 67enne «sarebbe autonoma nel suo vivere quotidiano, in grado di provvedere ai propri bisogni senza alcun aiuto». Le indagini sono supportate da prove documentali: “Nel corso delle indagini – ricostruisce la Guardia di Finanza – l’indagata è stata osservata mentre era intenta a fare la spesa al mercato rionale, interagendo normalmente con avventori e commercianti e, inoltre, le foto estrapolate dal suo profilo social la ritrarrebbero in atteggiamenti verosimilmente incompatibili con la patologia certificata: in una immagine, ad esempio, l’indagata sarebbe ritratta mentre compie attività ludico motoria, nonostante sia stata riconosciuta non rispondente a stimoli esterni”.

Insomma, avrebbe ballato la danza del ventre. “Sulla base degli elementi acquisiti, la donna nel corso degli accertamenti sanitari all’epoca svolti, sarebbe riuscita ad ingannare la commissione medica, risultando affetta da una grave patologia, diagnosi successivamente confermata nel 2010”. Le indagini sono fondate anche su intercettazioni, come quella riportata nella documentazione fornita dalle Fiamme gialle. La presunta invalida dice nell’intercettazione: “Ogni tanto andavo dal dottore e mi facevo prescrivere due pacchi di pillole e le mettevo dentro, e poi infatti le buttavo. Certo, io le caramelle eh… le dovevo prendere, se non le prendo risulta, perché comunque prendo le caramelle, ha capito?”.

L’APPELLO DELLA GUARDIA DI FINANZA

Il colonnello Gianluca Angelini, comandante del nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo: «È di fondamentale importanza il contrasto dei comportamenti illeciti che sottraggono risorse alla collettività, risorse che devono raggiungere i soggetti che ne hanno effettivamente bisogno, al fine di tutelare le fasce più deboli della popolazione. Nessuno deve più tollerare queste gravi forme di truffa: tutti devono sentirsi investiti della responsabilità di essere sensori della legalità, segnalando comportamenti illeciti di cui si abbia conoscenza, a tutela dei cittadini onesti e rispettosi delle regole».

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